Villette a schiera a Monza
Queste villette a schiera nascono come ampliamento di un edificio esistente costruito a Monza alla metà degli anni cinquanta sopra un lotto di terreno molto irregolare.
Credit:
- COMMITTENTE: Committenza privata
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Roccatelier associati, Arch. Laura Rocca
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Ing. Silvio Tettamanti
- IMPRESA: Tonani srl
- IMMAGINI: Gentile concessione Studio Roccatelier
Un piccolo lotto, di 13m di larghezza, dove nel rispetto delle norme urbanistiche c’era la sfida di progettare cinque unità abitative. Il primo approccio del progettista è stato quello di seguire le richieste d’uso, diverse le une dalle altre, di ognuno dei proprietari e cioè: un “abito a misura”.
In questo progetto si possono ammirare angolazioni “informali” che a dire del progettista sono nate proprio del contesto in cui si trova. Giocando con le diverse geometrie come quelle tondeggianti delle coperture dei capannoni al di là della strada, che ritroviamo nell’aggetto verso nord. Le forme irregolari riprendono l’andamento dei frontespizi delle case popolari confinanti. Una gran canna fumaria esterna, in acciaio, ripropone ironicamente il camino di un’attività artigiana di confine.
Oltre alle forme anche i colori ed i materiali sono stati miscelati per essere ognuno al posto giusto. Particolari gli ingressi con porte, in acciaio verniciato, verdi, rosse e gialle. Scale, tutte diverse, che internamente collegano i piani e che finiscono ai soppalchi realizzati con grosse travi reticolari in acciaio blu, alte tre metri che percorrono tutto l’edificio. Pochi (o tanti?) i materiali usati: ad una struttura portante in calcestruzzo, si sono aggiunte strutture in acciaio per consentire forme complesse, sempre a vista. Pareti e tetti ventilati in lamiera di zinco-titanio tipo Rheinzink, pareti vetrate, finiture in legno e luce; tanta luce e tante forme che danno origine a spazi interni fluidi, molto personali, ai quali si giunge tramite scale in acciaio e legno. I volumi ai piani alti vorrebbero esaltare lo spazio ludico delle camere per i più piccoli. Tutti questi ambienti hanno soppalchi, scalette, spazi segreti per i più piccoli o per sognare per i più grandi. Al piano terra, la cucina, la zona pranzo ed il soggiorno sono tutti a contatto con un piccolo giardino.
Questo progetto si può riassumere con le parole espresse dell’architetto Laura Rocca: “Ogni individuo, ogni famiglia è diversa l’una dall’altra, perché allora fare villette a schiera tutte uguali?”