Bora Flagship Store

Il layout si compone di aree espositive per le cucine, spazi per live cooking, tavoli per le degustazioni e spazi per mostre ed eventi, in ambienti dal design accurato e flessibile, trasformando l’esperienza di visita da meramente espositiva a culinaria e culturale. Un’architettura iconica e caratteristica, protesa in avanti, che richiama le geometrie futuriste e dinamiche di Balla e Boccioni, per allinearsi alla vision aziendale: prodotti e architettura di qualità, caratterizzati da innovazione e coraggio, desiderio di unicità e riconoscibilità. Il risultato è un corpo di fabbrica fluttuante, sospeso su pilastri metallici che liberano lo spazio per un parcheggio esterno e coperto al piano terra. L’accesso all’edificio avviene tramite la scala esterna posta sul lato corto, che aumenta la sensazione di proiezione in avanti della struttura, seguendo l’inclinazione del romboide di 42 gradi. La costruzione è stata completata in soli 18 mesi e con l’impiego di tecnologia stratificata a secco su elementi portanti acciaio per un totale di 645 tonnellate, ingegnerizzati e prodotti nell’officina del costruttore metallico. Leggibilità degli elementi tecnici e forma che sfida le convenzioni caratterizzano l’architettura e definiscono un rapporto tra interno ed esterno variegato, dove le facciate di testa, completamente trasparenti, invitano gli astanti ad entrare, mentre la scocca laterale incuriosisce grazie alla parziale trasparenza. All’interno, invece, la permeabilità si traduce in una zona per cene esclusive sotto le stelle, grazie a due porzioni di copertura scorrevole “cabriolet” in vetro da 63 mq l’una, che possono essere aperte o chiuse a seconda della stagione, permettendo l’interazione con la natura. Il flagship presenta un’architettura high-tech, onesta e leggibile dall’esterno, essenziale e sostenibile all’interno, principio non più derogabile in questa epoca, ma anche in linea con la filosofia dei committenti. Una struttura in acciaio, riciclabile al 100% e l’utilizzo di fonti rinnovabili quali sonde geotermiche e l’applicazione di pannelli fotovoltaici in copertura, permettono all’edificio di raggiungere lo standard KfW 55: i consumi di energia per il funzionamento dell’edificio sono ridotti al 55%. Grazie a questo standard e ed altri accorgimenti in termini di risparmio energetico l’edificio è, a tutti gli effetti, un NZEB.

FOCUS STRUTTURE

Calandrata come quella degli aerei, l’ala è un’opera di precisione, e funge sia da elemento portante che da elemento architettonico-geometrico a vista. Dal punto di vista statico, le travi principali sono “zanne” curvilinee realizzate tramite IPE a sezioni variabili, con angoli calastrellati e piatti di fondo preforati per connessioni bullonate, che determinano la sezione romboidale. Questi elementi sono stati trasportati prefiniti con vernice intumescente e installati in cantiere tramite autogru ad interasse di 8.1 m; le “costole” secondarie, poste a passo di 90 cm, sorreggono un involucro tecnologicamente avanzato composto da una scocca in pannelli rettangolari di acciaio zincato e forato di diverse dimensioni, alternati ad elementi di vetro colorato che danno variazione e ritmo al corpo di fabbrica lungo più di 100 metri. Completano la tettonica dell’edificio un impalcato in solai alveolari posati su travi HEB controventate verticalmente da bielle sui pilastri, oltre ad una copertura metallica aggraffata

Cantiere & Disegni: