Villa Meijendel

L’acciaio e il vetro sono i protagonisti principali della costruzione che si caratterizza per il minimalismo delle sue forme e dall’alto livello dei dettagli e delle finiture.
Disposta su pianta rettangolare, l’abitazione si sviluppa visivamente su un unico livello caratterizzato da un soppalco in carpenteria metallica. Il garage non è interrato ma costituisce un collegamento artificiale tra la base e la sommità della collina su cui incide il lotto, ospitando al contempo gli impianti così da lasciare Villa Meijendel totalmente libera da cavi e cavedi, che sono completamente nascosti all’interno della struttura in acciaio. Il parallelepipedo del volume è interrotto solo da un balcone aggettante verso il bosco, in corrispondenza dell’ingresso principale.

Le strutture principali sono composte da profili cavi a sezione quadrata e rettangolare, con elementi ad I e H per il supporto dei solai d’interpiano del soppalco e della copertura. Tondi in
acciaio costituiscono i controventi di parete. I tamponamenti sono realizzati totalmente a secco e rivestiti da lamiere metalliche, che celano anche l’impiantistica idraulica ed elettrica. L’unico componente a vista è il condotto di ventilazione, che è stato reso elemento di design, integrandolo ad una serie di librerie nella camera degli ospiti. I vari livelli (garage, primo piano e secondo piano) sono collegati da gallerie e scale in carpenteria metallica, con dorsali in tubolari, gradini in lamiere, corrimano in profili circolari e parapetti in vetro. Gli interni si servono di tali elementi al vertice della loro capacità espressiva e li subordinano all’articolazione degli spazi distributivi improntati alla massima semplicità. La vista all’interno della casa si estende così dalla parte anteriore a quella posteriore e dall’alto verso il basso. Al livello del parco trovano collocazione l’ampio living room a doppia altezza, la cucina a vista, una camera e i servizi, unici locali ad essere “nascosti” alla vista. Salendo al piano superiore s’incontra un ampio studio-biblioteca e la camera per gli ospiti. Particolarità della Villa è quella di integrare alcuni elementi di arredamento all’interno della struttura: è così che nel cuore stesso della casa sono celati letto, guardaroba ed altri ambienti di servizio.
L’abitazione vede un impiego di tecnologie di domotica e automazione dell’illuminazione di ultima generazione ed il parco di conifere e querce che la circonda offre, in parte, una protezione naturale: tamponamenti ad alte performance in pannelli metallici e un’oculata scelta della tipologia dei vetri consentono un’adeguata schermatura solare senza ricorrere a brise-soleil.

La villa rispecchia chiaramente i principi architettonici di cepezed: un insieme di parti, modularità ed efficienza riassunti in una scatola di acciaio e vetro, grigia e nera. Con la sua costruzione smontabile che impiega materiali a basso impatto ambientale la residenza privata è interprete dei criteri fondanti l’architettura sostenibile: sia l’acciaio che il vetro possono essere riutilizzati o riciclati a fine vita come gli elementi funzionali “sciolti” all’interno. L’architettura austera e quasi futuristica di Villa Meijendel contrasta magnificamente con l’ambiente lussureggiante nel quale si dissolve attraverso i riflessi sulle facciate vetrate.