Ponte sull’Adige e scavalco A22

La nuova infrastruttura, realizzata in acciaio S355W verniciato di bianco, che sostituisce un ponte del 1947, regala maggiore portata e sicurezza ai cittadini, prevenendo anche i possibili danni da rischio idro-geologico della zona: il ponte preesistente, con le sue cinque pile in calcestruzzo aveva presentato dei rischi di occlusione in occasione delle alluvioni del 2020 e del 2021. Ciò ha spinto le autorità a intervenire con un progetto che prevedesse una campata sopraelevata rispetto alla precedente e soprattutto unica, incrementando il franco idraulico ed eliminando le ostruzioni al trasporto dei detriti durante le piene del fiume.

L’intervento ha visto la realizzazione di un arco a spinta eliminata da 80 metri di lunghezza per lo scavalco del Fiume Adige, con una impronta in pianta dell’impalcato che arriva fino a 20 metri, realizzata con 770 tonnellate di acciaio. La struttura presenta un arco inclinato sulla verticale e tripla corsia con l’impalcato centrale che accoglie le auto e due corsie separate a destra e sinistra per pista ciclabile e passerella pedonale, allargandosi verso l’esterno con mensole a sbalzo fino a creare una doppia “costolatura” orizzontale, oltre a quella verticale. Il sovrappasso autostradale è realizzato con lo stesso schema statico ma con una luce netta di 46 m ed un peso complessivo di 320 tonnellate di acciaio.

Il cassone metallico che costituisce la sezione trasversale dell’impalcato è composto da quattro cellule asimmetriche ad altezza variabile fra 1.8 m e 0.65 m, cassone largo più di 8 metri e realizzato con 3 anime interne e 2 esterne; il piano superiore dell’impalcato è costituito da una lastra ortotropa mentre longitudinalmente sono disposti diaframmi di irrigidimento a passo 3.3 m dotati di forometrie per l’ispezione ed il passaggio degli impianti. Sulla lamiera di fondo cassone sono presenti forometrie circolari da 60 cm di diametro per garantire la circolazione interna dell’aria oltre a fori per la fuoriuscita della condensa.

L’arco verticale sostiene l’impalcato con pendini a sezione trasversale a doppio T variabile in altezza ed è realizzato con una sezione trasversale a trapezio composta per saldatura di lamiere. La passerella pedonale e il percorso ciclabile sono sostenuti da una soletta ordita su mensole metalliche che spiccano dall’impalcato a cassone: la passerella pedonale con il suo significativo aggetto rispetto alla pianta di impalcato realizza un arco orizzontale che porta il piano di camminamento ad una quota sopraelevata rispetto a quella stradale. Il risultato è una passerella pedonale rialzata e sostenuta da tiranti in acciaio appesi all’arco verticale, che evita ai pedoni un’eccessiva vicinanza ai tratti stradali ed al contempo costituisce un belvedere d’eccezione sul Fiume Adige e su tutte le vallate limitrofe.

Entrambi i ponti ad arco sono fabbricati e composti in opera da 10 conci differenti, di lunghezza massima inferiore ai 12 m per esigenze di trasporto e stoccaggio in opera; tutti gli elementi strutturali, sia di impalcato che pendini ed arco, sono collegati tra loro con giunti saldati a piena penetrazione.

Lo schema di vincolo degli impalcati è realizzato con appoggi a disco elastomerici confinato abbinati sull’allineamento fisso con dissipatori sismici visco-elastici per limitare l’effetto delle azioni sismiche longitudinali sulla spalla fissa; data la marcata asimmetria della sezione trasversale per il ponte sul Fiume Adige sono stati necessari appoggi a doppio effetto verticale, ossia reagenti anche trazione, in quanto nelle configurazioni ultime di massimo squilibrio dei carichi accidentati si potevano verificare decompressioni sull’appoggio dal lato opposto dell’arco.

I ponti ad arco sono stati assemblati in area di cantiere e messi in sede definitiva mediante due sistemi di montaggio differenti: varo di punta per il ponte sul Fiume Adige e sollevamento e traslazione con carrelloni SPMT per il Sovrappasso all’Autostrada A22. Il varo di punta, per effetto della limitata estensione dell’area di cantiere, è stato operato per fasi con lo schema strutturale definitivo non ancora completato, richiedendo quindi uno studio dettagliato del comportamento geometrico della struttura durante l’avanzamento e la predisposizione di tiranti attivi per consentire il recupero della corretta configurazione geometrica ed il completamento della struttura; per le operazioni di varo è stato utilizzato un avambecco di lancio anch’esso montato in due fasi. L’intervento di montaggio del Sovrappasso ha invece previsto il completo assemblaggio della struttura nelle aree di cantiere e le 320 tonnellate sono state messe in opera mediante traslazione con carrelloni auto-semoventi in sole 3 ore in regime di interruzione notturna del traffico autostradale per evitare disagi.

L’intervento tempestivo e preventivo della pubblica amministrazione in termini di sicurezza, unitamente alla strategia di costruzione, prima, e demolizione solo in seguito alla messa in opera delle nuove connessioni viarie, testimoniano un approccio volto al cittadino, con l’ottica di garantire la massima sicurezza e continuità del servizio per gli utenti, resa possibile anche dalla rapidità e flessibilità di messa in opera delle strutture in acciaio.

Cantiere & Disegni: