Varesina 204
Un intervento virtuoso che si inserisce nel percorso di rinascita del Milano Certosa District ed affidato a RealStep, società italiana di sviluppo immobiliare specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali, per creare nuovi uffici, spazi per il co-working, servizi e luoghi di cultura.
Credit:
- COMMITTENTTE: RealStep SICAF spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Giuseppe Tortato Architetti
- PROGETTO PAESAGGISTICO: AG&P Greenscape
- PROGETTO STRUTTURALE: BI ESSE Ingegneria
- PROGETTO IMPIANTI: ESA Engineering
- DL: Studio Bossi
- GENERAL CONTRACTOR: Nessi & Majocchi spa
- COSTRUTTORE METALLICO: F.lli Gelmini srl
- IMMAGINI: Carola Merello (fotografie del finito e di cantiere in fase avanzata), F.lli Gelmini srl (fotografie preesistenza e fasi di montaggio in cantiere)
Il progetto ha interessato il corpo centrale di un’area produttiva dismessa di 4.000 mq ed è nato con l’obiettivo di rigenerare un edificio insieme allo spazio urbano circostante, in un perfetto dialogo tra l’importante preesistenza architettonica e le attuali esigenze dei cittadini, sia per gli spazi pubblici che per quelli privati. Il nuovo centro polifunzionale si apre così al quartiere, mantenendo le forme della storica architettura industriale e conservando le geometrie delle preesistenti volte a botte. Per ricreare l’aspetto curvilineo delle volte sono state impiegate strutture ex novo in carpenteria metallica, in particolare una doppia serie di travi HEA 220 calandrate in acciaio S275JR, innestate ai lati su pilastri in HEB 280 a loro volta poggianti sulle colonne preesistenti ed opportunamente rinforzate.
Le nuove volte in acciaio coprono circa il 50% dell’intero lotto e in alcune porzioni sono state lasciate con copertura trasparente, permettendo il passaggio della luce solare. L’altezza delle stesse non è univoca, ma varia, creando così un dinamismo visivo percepibile sia da chi si trova nei pressi dell’edificio sia da chi vede il volume da lontano. La superficie utile del corpo principale è stata aumentata realizzando un piano mezzanino in carpenteria metallica, con profili laminati a caldo a sezione aperta e variabile che si intersecano ai pilastri esistenti o, in alcuni casi, a nuove strutture realizzate ad hoc in acciaio. Dal punto di vista strutturale l’intervento è infine concluso da un corpo di fabbrica costruito ex novo e sempre in carpenteria metallica, con facciate vetrate e prospicenti la piazza pubblica d’accesso al complesso.
La grande varietà di esposizioni ed affacci creata dal progetto architettonico permette di massimizzare l’apporto della luce naturale che insieme ai tre grandi patii alberati portano luce naturale all’interno degli spazi di lavoro ed aumentano gli affacci verso l’esterno. La ricerca e l’utilizzo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia così come la decisione di utilizzare l’acciaio, che grazie all’alto contenuto di materiale riciclato ha consentito di ridurre il consumo di materie prime secondo i principi dell’economia circolare, hanno contribuito all’ottenimento della certificazione LEED e di riduzione delle emissioni di CO2, sia nel processo di realizzazione che durante la vita utile di questi edifici, che già ospitano uffici e ristoranti. Il progetto di riqualificazione ha seguito un approccio biofilico in cui l’uomo e la natura sono al centro dell’architettura: un nuovo tassello per la città di Milano lanciata verso gli obiettivi dell’agenda ONU 2030.