VeronaFiere – Ingresso Via Re Teodorico
Nuovo ingresso per la struttura di Veronafiere uno dei primi interventi di rigenerazione delle infrastrutture del quartiere fieristico, che fa parte della serie di progetti approvati nel piano industriale del 2022 e in corso di realizzazione.
Credit:
- ENTE APPALTANTE: Veronafiere spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO E STRUTTURALE: Maffeis Engineering spa
- PROGETTO STRUTTURALE COSTRUTTIVO E COSTRUTTORE STRUTTURE E RIVESTIMENTI: PICHLER Projects srl
- IMMAGINI: The Piranesi Experience (foto del finito); Pichler Projects (cantiere)
Questo primo step inaugura quindi una serie di progetti già definiti, con i quali è intenzione della committenza dare alle strutture della Fiera maggiore risalto e funzionalità, in linea con le esigenze del mercato e soprattutto per gettare le basi per dello sviluppo strategico previsto per i prossimi 20 anni. Si tratta della copertura del nuovo ingresso Re Teodorico, la porta “E”, corrispondente al lato sud posto su viale dell’Industria e riservato alla logistica.
Quest’avveniristica copertura, con la sua importante estensione, permette oggi un utilizzo più ampio delle aree esterne esistenti ai padiglioni fieristici e una più agevole connessione tra di essi.
Trattasi di una copertura metallica a forma di L che si estende su una superficie in pianta di circa 6.750 mq. La struttura della copertura stessa è realizzata con elementi tubolari in acciaio, a sezione circolare (CHS 323) e spessore variabile, che definiscono una serie di figure irregolari. L’intera copertura è realizzata con 36 diverse geometrie di modulo che a loro volta definiscono un macro-modulo che si ripete fino a coprire l’intera superficie.
Il film plastico dei cuscini presenta tre diversi tipi di stampaggio che corrispondono a tre diverse percentuali di opacità.
I 12 pilastri ad albero a sostegno della copertura sono anch’essi realizzati interamente in profili cavi in acciaio e presentano geometria irregolare e non ripetitiva. Il fusto è composto generalmente da profili CHS 406; sopra il nodo di sommità del fusto i profili si separano generando il primo ordine di rami, formati quindi da un singolo profilo di diametro 406. Il secondo e ultimo ordine di rami che arriva alla copertura è composto da una coppia di braccia che si biforca da ciascun ramo del primo ordine.
In totale sono state impiegate circa 500 tonnellate di carpenteria metallica.
La struttura della copertura, la cui geometria è irregolare, seppur con una certa ripetitività e con differenze di quota fino a circa 3 metri e i pilastri ad albero, è stata assemblata e saldata in opera.
Per ogni singolo componente sono stati sviluppati i dettagli dei “tagli” terminali, necessariamente effettuati tramite sagomatura laser.
A tal fine, prima di iniziare la produzione in officina, è stato realizzato un mock-up di una porzione di copertura grazie al quale è stato possibile verificare e validare le scelte fatte in fase di ideazione.
Il progetto è stato sviluppato su base parametrica e su piattaforma BIM mediante il quale sono stati implementati tutti i particolari costruttivi.
La fase di progettazione di dettaglio è stata quindi molto importante e delicata, soprattutto nel coordinamento con i tecnici dedicati allo sviluppo del progetto del rivestimento in ETFE previsto in copertura, date le numerose interconnessioni presenti nella carpenteria e la poca tolleranza ammessa.
Per rendere, infine, compatibile la costruzione della struttura con il cadenzarsi degli eventi fieristici, attività non ammissibili simultaneamente, il montaggio in opera è avvenuto in due fasi opportunamente pianificate e organizzate.