Tribune Autodromo del Mugello
Le Nuove Tribune sorgono in una posizione ideale all’interno del Circuito del Mugello: il fronte principale è rivolto verso la Pit Lane in prossimità del traguardo. Il concept architettonico nasce dalla volontà di evocare l’idea di velocità e di fluidità, privilegiando, nella definizione dei prospetti verso il Rettilineo e verso le Curve Biondetti che si trovano alle sue spalle, le linee orizzontali rispetto a quelle verticali.
Credit:
- COMMITTENTE: Mugello Circuit spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO E STRUTTURALE: Studio Sarti (Gilberto Sarti)
- TEAM DI PROGETTO: Marco Biondi, Regina Petrolati, Fabio Sarti
- CARPENTERIA METALLICA: Impresa Carraro
- IMPRESA: Mario Neri spa
- IMMAGINI: Studio Sarti
La nuova struttura è stata pensata per rispondere ad una ricettività di 4.549 posti di cui 213 Vip, 1.166 Quality, 30 posti per portatori di Handicap e 3.140 posti Ordinary, diversificazione che si riflette nella posizione e nella possibilità di usufruire di servizi di qualità ad essi dedicati, tali da conferire valore aggiunto al nuovo progetto. Particolare attenzione è stata rivolta alla definizione dei flussi degli ospiti delle tre categorie al fine da rendere agevole la fruizione e da evitarne la sovrapposizione.
Lo sbalzo importante dell’elemento di copertura caratterizza il progetto e riprende l’idea degli alettoni delle auto. Due piloni divergenti incastrati alla base e stabilizzati dall’elemento inclinato su cui poggiano i gradoni in c.a.p., sorreggono infatti le travi reticolari in acciaio che costituiscono gli elementi principali, che si sviluppano verso la pista. La copertura è realizzata con pannelli metallici coibentati opportunamente impermeabilizzati e l’intradosso è rivestito con doghe in laminato di alluminio calandrato. Lo smaltimento delle acque meteoriche è garantito dalle pendenze che convogliano l’acqua all’interno di pluviali collocati all’interno dei pilastri in acciaio.
Per garantire su tutto lo sviluppo delle tribune una visione ottimale, la definizione delle quote dei vari livelli è stata oggetto di uno studio approfondito: il rapporto tra alzata e pedata assicura infatti una perfetta visibilità verso il circuito e la comodità della seduta. I gradoni sono rivestiti da un film impermeabile protettivo e ciascun elemento ha una minima pendenza atta a permettere lo scolo delle acque meteoriche.
Al di sotto del “grande alettone” si sviluppano estese terrazze coperte, lunghe circa140 m, larghe 7,6 m al piano smistamento e 13,5 m al piano Hospitality; il rivestimento in gres fine porcellanato del solaio di calpestio ha un forte impatto visivo ritmato dai blocchi servizi e di collegamento, veri e propri elementi architettonici finiti con doppie lastre in calcestruzzo tinteggiate di rosso e caratterizzati in pianta da una forma curvilinea.
L’Hospitality, collocata superiormente al piano sommità delle gradonate, è un’area da un pregiato valore architettonico, adatta ad ospitare anche eventi extrasportivi; è predisposta per avere anche una superficie chiusa e protetta da facciate trasparenti inclinate, permettendo così una completa flessibilità degli ambienti in relazione alle attività che possono svolgersi. Trovandosi alla medesima quota degli ambienti con la stessa destinazione d’uso della palazzina esistente e dato che questo spazio multifunzionale avrebbe conferito un valore aggiunto all’intero complesso, il progetto ha previsto anche una passerella di collegamento con l’attuale edificio ospitante gli uffici e la direzione. Concepita per essere un elemento leggero su cui fissare, eventualmente, anche l’impianto semaforico e rivestita interamente con lamiere metalliche stirate, risulta appesa alle travi in acciaio che corrono a livello della sua copertura.
Gli estesi terrazzi trattati con rivestimenti fotocatalitici, l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico installato in copertura e l’impiego dell’acciaio, conferiscono quel plus rappresentato dall’efficienza energetica e dalla sostenibilità. Tutte le scelte rientrano all’interno di quelle che sono le linee guida del progetto: il rispetto verso l’ambiente, la minimizzazione dell’impatto sul territorio e l’uso di risorse e materiali rinnovabili.