Tifs Ingegneria
Un involucro che sembra ripiegarsi su se stesso, in un gesto al contempo protettivo e dinamico: è questa la nuova sede della TiFS Ingegneria, che la zona industriale di Padova ha accolto come esempio di equilibrio compositivo, strutturale e tecnologico.
Credit:
- COMMITTENTE: TiFS Ingegneria
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Studio Architetto Giovanna Mar
- PROGETTISTA STRUTTURALE: IPT Ingegneria
- IMPRESA: Costruzioni Scilla
- Carpenteria Metallica: FACAD
- IMMAGINI: Le fotografie sono state scattate da Paolo Monello
Il profilo curvilineo, che definisce l’immagine forte e scolpisce la personalità dell’edificio, racchiude un cuore high-tech, a garanzia di un elevato comfort microclimatico ed acustico per gli ambienti interni. Lo spazio si sviluppa su tre piani, tutti fuori terra, a partire dall’ingresso: un corpo cilindrico e dallo sviluppo orizzontale, che si innesta perpendicolarmente al prospetto est. Il DNA della Tifs permane anche nella struttura elicoidale scelta per la scala interna, realizzata con due piatti in acciaio che salgono in un movimento ascensionale, collegati da gradini in legno massello. Il guscio metallico dell’intera composizione esalta la forma aerodinamica, tracciandone un’immagine leggera ma dalla personalità decisa. All’interno, la hall si sviluppa per tutta l’altezza dell’edificio; subito dopo una zona filtro ospita uffici e sale riunioni, separando l’accesso dalle zone di lavoro, organizzate in grandi open space. Uno degli obiettivi più importanti di progettisti e committenti è stato quello di dotare questi ambienti della maggiore quantità possibile di luce naturale; di qui, la scelta di vetrate a tutta parete sui prospetti nord e sud. Una soluzione che guarda al risparmio energetico e nello stesso tempo regala agli spazi interni un’immagine leggera e piacevole. Per evitare un eccessivo riscaldamento, sulla facciata sud si è adottato un sistema a doppia pelle: una schermatura a lamelle orientabili, fra la vetrata interna e quella esterna; il calore viene evacuato dall’effetto camino che si sviluppa nell’intercapedine. Ad assicurare la ventilazione sono invece le aperture che si trovano a terra e nell’intersezione tra copertura e facciata. Per la facciata nord è stato adottato invece un sistema con vetrocamera ad effetto fonoisolante, a causa della vicinanza di una strada a traffico intenso. Dal punto di vista strutturale, l’edificio ha una composizione mista: pilastri interrati in calcestruzzo, colonne tonde in acciaio riempite di cls, dal piano terra fino alla copertura curvilinea totalmente in acciaio. Il guscio, in lamiera grecata, a volte nuda all’interno e ricoperta invece all’esterno in zinco titanio, funge da orditura secondaria ed è sorretto da sei travi curve, particolari nel loro sviluppo spaziale, di circa 40 m di luce. Le travi, composte da piatti in acciaio saldati, sono collegate ai pilastri mediante cerniere. Le strutture orizzontali e verticali in calcestruzzo fanno parte del sistema di climatizzazione radiante: tecnologia che sfrutta la struttura portante sia per collocarvi i pannelli radianti a soffitto e a pavimento, sia per la capacità di accumulo termico. Il taglio obliquo del profilo ad arco che identifica l’edificio disegna una sagoma che parla il linguaggio del movimento. Involucro, struttura ed impianti sono stati concepiti come un unico sistema in cui ogni componente, dai materiali ai metodi costruttivi, contribuisce ad un risultato di elevata qualità sul piano energetico, del comfort climatico e dell’architettura.