Sede Frener & Reifer
Centrare l’obiettivo di un’azienda che vuole rafforzare il proprio marchio passa per la capacità degli architetti di saper rispondere a due domande fondamentali: “Cosa sto rappresentando? Come voglio rappresentarlo?” La Frener & Reifer ha affidato il progetto di ristrutturazione della sede italiana allo studio BRT Architekten di Amburgo che ha risposto alle due domande attraverso l’ideazione di un universo simbolico ricco di rappresentazioni eleganti che hanno la capacità di imprimersi come potenti ancore emozionali.
Credit:
- COMMITTENTE: Frener & Reifer srl
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: BRT Architekten (Claus Wendel)
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Studio Bergmeister
- COSTRUTTORE METALLICO: Frener & Reifer srl
- IMPRESA: Hobag
- IMMAGINI: Oskar Da Riz
Il Concept prevedeva l’esibizione di tecnologie edili d’avanguardia legate all’acciaio ed agli involucri prodotti a Bressanone, dove si svolge parte della produzione ed hanno sede gli uffici e le sedi di rappresentanza. Tre i concetti espressi nella prima opera italiana dello studio tedesco: semplicità della forma e dei materiali; eleganza ed innovazione tecnologica; potenza delle emozioni ancestrali legate al genius loci. Il progetto insiste sulla sagoma di un precedente edificio che è stato ampliato e sopraelevato. Sotto l’aspetto distributivo la sede è impostata su tre livelli organizzati su un edificio-piastra a pianta quadrangolare con al centro due cortili per dare luce agli ambienti interni; al piano terreno si trovano le officine e le aree di produzione e montaggio, al piano superiore gli uffici direzionali e di progettazione, le sezioni amministrative e di vendita, al centro una sala riunioni da 50 posti ed una caffetteria. La facciata di rivestimento dell’area amministrativa utilizza schermature solari a lamelle e vetri basso emissivi che riducono gli scambi di calore tra le due componenti vetrate della facciata isolante ed interagiscono con l’impianto di riscaldamento – raffrescamento a soffitto dell’edificio. Condizioni di luce naturale ed una vista gradevole sono garantite dalla disposizione ad anello degli ambienti attorno ai cortili che ospitano due giardini zen con pavimentazione in ciottoli di fiume, camminamento ligneo perimetrale, al centro vasche per contenere le piante realizzate in acciaio corten. Forte appeal possiede l’involucro dell’edificio di altezza considerevole, rivestito da vetri opachi a doppio strato intersecati da ampie linee oblique colorate di verde, memoria di tronchi d’albero, esse costituiscono una doppia partitura ritmica che modula la facciata, scandita a tratti anche da sagome di acciaio estradossate che richiamano anch’esse la foresta. Lungo il prospetto principale in corrispondenza della grande hall d’ingresso gli elementi in acciaio inox forniscono lucentezza segnalando l’entrata attraverso la variazione di texture. Tralicci orizzontali in acciaio a taglio laser realizzano i collegamenti orizzontali tra i tronconi d’albero. Modula il prospetto posteriore la scansione ritmica di tre ingressi a trilite, disposti in posizione antisimmetrica. La struttura portante è in acciaio con travi di differente calibro. Il binomio materico vetro/acciaio caratterizza anche gli spazi interni dell’edificio, particolarmente curati nel trattamento delle superfici continue da aggettivazioni rarefatte, mai banali che realizzano lo spirito di ecologia mentale che genera condizioni assolute di comfort anche all’interno degli spazi di lavoro.