Riqualificazione Complesso Manin-Pilsen

Tutte operazioni che non è stato semplice gestire e organizzare in quanto il cantiere era a stretto contatto con un passaggio turistico fortemente antropizzato e con ridotti spazi per le manovre, con l’obbligo di non interrompere il flusso di visitatori diretti verso il centro città.

Proprio per queste motivazioni si è dovuto optare per sistemi costruttivi il più possibile prefabbricati, leggeri e di dimensioni modeste in modo da poter essere facilmente trasportati e posti in essere all’interno del cantiere. La staticità delle nuove strutture ha portato allo sviluppo di un sistema di costruzione “a meccano”. I singoli elementi prefabbricati in acciaio sono sati trasportati all’interno dell’edificio. In pratica il cantiere è nato dal centro e solo alla fine ha riguardato le strutture esterne, rese solidali di telai metallici.

L’edificio novecentesco è stato svuotato all’interno mentre le tre facciate, vincolate, sonostate preservate e puntellate in corso d’opera.
Ciò ha significato che le strutture portanti di progetto sono state inserite prima di demolire la struttura portante fornendo una stabilità temporanea alle facciate mantenute.
Il metodo scelto ha consentito una costruzione più veloce, connessioni con l’esistente moltoridotte e scarse quantità di materiale da risulta delle lavorazioni. L’intera operazione ha quindi visto l’impiego dell’acciaio con duplice funzione: adatto a reggere i carichi delle strutture portanti sostituendosi a quelle ammalorate e antiche ha poi costituito la base strutturale permanente su cui si basa il restauro.

Per il palazzo dell’800, invece, si è cercato di mantenere le strutture originarie o di rinforzarle ove possibile. Gran parte delle murature sono state demolite e ricostruite a causa dell’elevato degrado.
Sono stati sostituiti anche tutti i solai lignei non più idonei, consolidando invece quelli preesistenti in acciaio senza che fosse necessario il loro rimpiazzo. Le facciate sono state ricreate con strutture di supporto in carpenteria metallica, che hanno permesso di demolire l’esistente isolandolo dagli elementi interni.

Al termine dei lavori di montaggio dei telai metallici e post demolizioni esterne le murature interne, debitamente rinforzate da un telaio in acciaio, hanno potuto beneficiare dei lavori di restauro senza problemi statici. La copertura inizialmente prevista come temporanea ed in carpenteria metallica, è rimasta come rinforzo della copertura definitiva.

STRUTTURE
Il reticolo in carpenteria metallica è a telaio con controventi diirrigidimento, gli impalcati sono in legno con getto collaborantein calcestruzzo. Le fondazioni sono su pali di diametro di 220 mme lunghi 9 m realizzati con la tecnica della lenta infissione.
Il telaio strutturale vede profili HEA 280, HEB 240 e HEB 300; i controventi sono coppie di UPN240. I movimenti verticali relativi tra i nuovi telai sono ammessi grazie a una connessione che permette movimenti verticali differenziali.

Cantiere & Disegni: