Ricostruzione insediamento produttivo

Concettualmente il progetto s’ispira alla “Greenbelt Home” di Ralph Rampson, declinandola come “Greenbelt factory”, dove la natura viene incorporata in un ambiente di lavoro a misura d’uomo ed i materiali, di produzione industriale, divengono veicolo per una qualità costruttiva alla portata di tutti. Prendendo spunto dai grandi progetti di Kees Van der Leeuw e Adriano Olivetti, quali caposaldi dell’industria sostenibile, con uno sguardo alle recenti realizzazioni degli Headquarters Prada e Smeg, l’architetto Pivetti ha concepito e modellato spazi e geometrie secondo un’etica attenta alle reali finalità del progetto. Il sistema costruttivo del nuovo insediamento è interamente industrializzato e costituito da strutture in carpenteria metallica. Nello specifico il polo produttivo vede la realizzazione di due corpi di fabbrica gemelli, differenti solo nella lunghezza. Il primo corpo si sviluppa per 11,44 metri di larghezza e 23,44 di lunghezza, mentre il secondo mantiene la stessa larghezza estendendosi per 37,04 m di lunghezza. Gli edifici sono disegnati da una griglia di 5 campate strutturali (8 per il corpo più lungo) poste ad interasse di 4,55 metri.

La struttura primaria è data dalla sequenza di portali di luce costante, pari ad 11 metri, costituiti da profili in acciaio HEA 160, alleggeriti nel pergolato baricentrico da doppi UPN 120, accoppiati con calastrelli e vincolati agli elementi interni tramite piatti asolati e bullonati che limitano gli attraversamenti di facciata. I telai in carpenteria metallica, zincati e verniciati in colore RAL 9010, sono controventati sui piani di falda e di facciata mediante croci di Sant’Andrea in tondi in acciaio (Ø12 e Ø14 mm). Le strutture di copertura incorporano lucernari in forma di “vele” orientati verso la galleria interna e funzionali alla ventilazione passiva ed all’illuminazione naturale dei luoghi di lavoro.

I tamponamenti sono in pannelli sandwich con interposto strato di poliuretano espanso, con supporti esterni in lamiera di acciaio zincata e preverniciata. Provvisti di giunto a scomparsa, i moduli sono montati su apposita sottostruttura in carpenteria metallica, ancorata a sua volta al telaio primario degli edifici. I pannelli sono ancorati alla base su angolari in acciaio inox, schermati da lamiere pressopiegate sagomate con angolazione a 60°. L’intera realizzazione si basa sui fondamenti del modernismo tecnologico, trova nel progetto integrato uno strumento regolatore di tutti gli aspetti esecutivi e fa dell’essenzialità il suo punto di forza. Il minimalismo progettuale, unito all’industrializzazione dell’intero sistema costruttivo hanno consentito di ridurre drasticamente tempi e costi di messa in opera, soddisfacendo al contempo i requisiti di sicurezza antisismica e di performance ambientali all’avanguardia.

Cantiere & Disegni: