Ponte ciclopedonale a Sassuolo

Il programma ha previsto l’inserimento di una passerella sul fiume Secchia per collegare i percorsi esistenti sulle due rive del fiume nei territori dei comuni di Sassuolo (MO), Casalgrande (RE) e Castellarano (RE). L’opera si inserisce nella zona parco, circostante il fiume Secchia, di notevole bellezza ambientale per i larghi spazi disponibili ai cittadini e per i percorsi, sia in sponda destra sia in sponda sinistra, che consentono lunghe passeggiate. L’ambiente fluviale ha infatti un notevole fascino per la vasta macchia arborea e di verde a prato, che offrono un notevole senso di benessere e di relax per chi, saltuariamente o con metodicità, ne fruisce. La progettazione della passerella ciclo pedonale ha dovuto quindi coniugare l’aspetto meramente strutturale con l’obiettivo di un inserimento dal minimo impatto nell’ambiente naturale e comunque nel rispetto dei vincoli idraulici imposti dal Servizio Tecnico Bacino del Secchia. Le verifiche idrauliche hanno considerato il tratto di fiume compreso tra una sezione a circa 3 Km a monte della passerella e quella in corrispondenza della briglia di Ponte Veggia, circa 800 m a valle della stessa. È stata presa in considerazione una portata di piena al colmo, con tempo di ritorno bisecolare e le simulazioni sono state condotte considerando due diverse configurazioni geometriche dell’alveo: senza e con la presenza della passerella di progetto. Il ponte strallato multicampata, di lunghezza totale pari a 160 m, è stato realizzato in carpenteria metallica su pile centrali in c.a. fondate su pali trivellati. E’ costituito da tre campate principali di 40 m ognuna e due di testata di 20 m; agli imbocchi, l’impalcato ha una larghezza utile di 2,8 m e va allargandosi verso il centro della passerella, dove raggiunge i 4,4 m. La leggera curvatura del profilo longitudinale è stata limitata a pendenze inferiori al 5% garantendo così tutti i requisiti di accessibilità. Sotto il profilo altimetrico, la passerella è posizionata, nei suoi due punti di appoggio laterali, ad una quota di ca. 118,72 m, cioè con l’intradosso ad una quota di circa un metro superiore al livello idrico massimo di progetto. La particolarità della struttura risiede nelle “antenne” , due centrali più alte e due laterali più basse, che spiccano dall’impalcato alternandosi sui lati della passerella. Questi elementi costituiti da profili scatolari metallici ad inerzia variabile a forma triangolare con irrigidimenti interni, sono collegati alle pile in cemento armato. I due centrali hanno un’altezza in proiezione verticale pari a 18 m e i due laterali pari a 13 m ma nonostante questa differenza dimensionale, le sezioni si mantengono modulari per tutte e quattro consentendo una semplificazione dal punto di vista esecutivo. TUBO Ø219.1 k j l i h m g 2 TUBI Ø114.3×10 2 TUBI Ø168.3×14.2 e f e c d b Alle estremità sono presenti due strallature di ormeggio costituite da tre funi chiuse zincate di diametro nominale 32 mm ancorate a terra su idonee spalle costituite da strutture a gravità in cemento armato. Gli stralli di impalcato sono 3+3 per antenna, in fune chiusa zincata di dimensione nominale 32 mm, dotati di capocorda fisso all’estremità superiore e di capocorda regolabile tipo ponte all’estremità inferiore e si alternano ai lati delle campate sovrapponendosi nella mezzeria delle stesse. L’utilizzo di software di modellazione tridimensionale parametrica ha consentito di avere il dettaglio al vero di ogni singolo elemento e soluzioni costruttive di particolare pregio. Significativo è il caso della reticolare spaziale a sezione triangolare con curvatura ad arco formata da profili tubolari saldati in acciaio che costituisce la struttura portante dell’impalcato. Ogni singola asta è stata definita tridimensionalmente dal software che ha determinato la sagomatura delle estremità in grado da consentire un perfetto incastro al nodo. Questo ha permesso di trasferire i dati del modello 3d alla macchina operatrice a controllo numerico che ha eseguito il taglio laser dei pezzi. Il risultato è quello di una maggior pulizia estetica dei nodi che, in questo modo, risultano liberi da eventuali fazzoletti di giunzione. La soletta è ordita su una struttura secondaria sovrapposta e collegata in corrispondenza dei traversi al corrente superiore ed il piano di calpestio è costituito da un assito di larice posato longitudinalmente al senso di percorrenza della passerella. Tutte le parti in acciaio sono state sabbiate, opportunamente trattate e successivamente verniciate con colore bianco RAL 9010. I parapetti sono formati da montanti in acciaio zincato e verniciato attraverso i quali passano funi spiroidali inox del diametro di 5 mm e il corrimano è realizzato con un profilo tubolare a sezione circolare in acciaio inossidabile. Le scelte progettuali sono state definite in modo tale da valorizzare la bellezza della costruzione favorendo un inserimento paesaggistico leggero, caratteristica propria dell’acciaio impiegato.

Cantiere: