Palasport Oval
Il cosiddetto “Oval” sorge nell’area Lingotto di Torino. La costruzione, di oltre 200 per 100 m, potrà ospitare più di 8000 spettatori durante l’evento olimpico. E stata progettata nella ricerca di trovare grande flessibilità per tutte le esigenze di polivalenza anche nella fase post-olimpica e garantire un “simbolico” risultato architettonico.
Credit:
- COMMITTENTE: Agenzia Torino 2006
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: HOK Sport Ltd., Studio Zoppini Associati
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Buro Happold Ltd, MSC Associati s.r.l., Sten Progetti srl
- IMPRESA: Costruzioni Cimolai Armando spa
- CARPENTERIA METALLICA: Ocam srl
- IMMAGINI: Foto principale, 1, 3 © Claudio Agnese Foto 7 © Daniele Badolato Altre Foto © Seteco Ingegneria srl
Nella definizione del progetto ci si è riferiti a tre concetti fondamentali: semplicità, chiarezza e funzionalità. La struttura metallica ha la caratteristica di avere una copertura a luce unica, che ben si presta, dopo l’evento olimpico, a diventare la più grande struttura espositiva di Torino.
L’edificio è composto dalla sala principale (circa 20.000 mq), ove è contenuta la pista ghiacciata. Sul lato est è previsto un atrio di ingresso, di forma rettangolare, alto un piano tranne che nei punti dove sorgono le colonne di sostegno della copertura dove è stata prevista una continuità visiva degli spazi sovrastanti. Su questo lato s’inseriscono tre corpi emergenti contenenti funzioni diverse, che architettonicamente mirano a reinterpretare il linguaggio dell’adiacente edificio del Lingotto ristrutturato da Renzo Piano.
Nella parte Ovest si trovano i corpi di servizio. La facciata Nord, verso il Lingotto, è completamente vetrata e parzialmente ricurva, e mette in relazione visiva l’ambiente dell’edificio con il fabbricato del Lingotto, diventando uno degli elementi architettonici più significativi dell’intervento. La parete sud è invece opaca, prevedendo una fascia trasparente in corrispondenza delle uscite. Si è impiegato un limitato numero di materiale: l’acciaio viene utilizzato per la struttura di copertura e per supporti delle vetrate; l’alluminio come rivestimento della copertura; il vetro sulle facciate (sud, est e ovest) infine il calcestruzzo come elemento che separa gli elementi funzionali principali.
Lo schema distributivo è su due livelli. L’ala est è in cemento armato con colonne in acciaio e pods costituiti da telai metallici. L’ala ovest è costruita come un telaio in cemento armato a due piani. La stabilità è garantita da pareti di taglio e nuclei ascensori in calcestruzzo e controventi metallici.
La copertura è realizzata con una struttura metallica reticolare sorretta da pilastri in acciaio, completamente visibile dall’interno, mentre dall’esterno si presenta come un elemento dalla forma estremamente semplice. La superficie coperta dell’arena è approssimativamente di 136 x 216 m. La copertura si presenta come un elemento geometricamente semplice. Nonostante le notevoli dimensioni, dove la luce minore è di oltre 100m, e sia soggetta a notevoli carichi (neve, elevate variazioni termiche) è stato raggiunto l’obiettivo di progettare una copertura il cui impatto fosse estremamente leggero.
Per il raggiungimento di questo la migliore soluzione strutturale si è dimostrata ancora una volta l’acciaio, con l’utilizzo di sei travi principali di inserite ad intervalli costanti. Un particolare della struttura è stata l’inserimento di giunti di movimento che permettono, a differenza di una struttura completamente bloccata, di adeguarsi alla sollecitazioni alle quali è sottoposta. Questi giunti sono stati posizionati in modo da dividere la copertura in tre parti, così da rendere possibile la futura suddivisione dello spazio.