Padiglione Vanke
Vanke, la più grande azienda di Real Estate della Cina, ha affidato il progetto del suo padiglione ad una delle più note firme dell’architettura mondiale, lo studio Daniel Libeskind.
A caratterizzare il progetto, una particolare facciata in 4.000 piastrelle metallizzate.
Credit:
- COMMITTENTE: China Vanke
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Studio Libeskind - Daniel Libeskind, Yama Karim (principal in charge), Agostino Ghirardelli (technical director / architect of record)
- PROGETTO SPAZIO ESPOSITIVO: Ralph Appelbaum Associates
- PROGETTO STRUTTURALE: Ramboll UK Ltd, S.P.S. srl
- GENERAL CONTRACTOR: Bodino Engineering (padiglione), Nussli (spazi espositivi)
- OPERE CIVILI: Paterlini Costruzioni spa
- COSTRUTTORE METALLICO: OCML spa
- IMMAGINI : Daniel Libeskind Studio (disegni e fotografie di cantiere), Hufton+Crow (fotografie del finito)
Situato nella parte nord del Decumano vicino al Lake Arena e a Piazza Italia, con una superficie di 1.000 mq, il Padiglione si ispira ad una serie di evocazioni che spaziano dall’antico pensiero di Confucio e Lao Tzu, al Rinascimento e all’arte contemporanea. Le geometrie sinuose e un senso di continuo fluire tra l’interno e l’esterno, accompagnano il pubblico in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, la tradizione, i valori e le relazioni umane. Una grande scalinata bianca scolpisce il volume e conduce il visitatore in copertura, privilegiato punto panoramico su EXPO. La facciata è rivestita con quattromila piastrelle ceramiche rosse metallizzate caratterizzate da una texture tridimensionale, dalle proprietà auto-pulenti e purificanti per l’aria circostante. La struttura portante è costituita da telai in acciaio composti da centine calandrate con raggi di curvatura variabili e da travi di piano principali e secondarie; completano la carpenteria metallica gli elementi tubolari di controventamento e i profili cavi di baraccatura, saldati in opera a piatti posti a quote fisse sulle ali esterne delle centine. Complessivamente sono state impiegate 150 tonnellate di profili in acciaio che verranno riciclate terminato l’evento espositivo. All’interno del padiglione è stata allestita la “Foresta virtuale”, uno spazio unico a doppia altezza con circa 200 schermi installati in modo irregolare su elementi in bambù. Il visitatore puo’ assistere alla proiezione di cortometraggi che ritraggono momenti di vita delle comunità cinesi e che evidenziano il ruolo fondamentale svolto dalla tradizionale shi-tang (sala da pranzo) nella quotidianità.