Padiglione Uruguay
Alla sua prima partecipazione ad un’Esposizione universale, l’Uruguay ha affidato la progettazione del proprio padiglione ad un team di architetti locali, sotto l’egida del motto “La vita cresce nell’Uruguay”. Edificata in un lotto di circa 700 metri quadri, l’architettura è stata concepita con lo scopo di ottenere un perfetto equilibrio ambientale tra spazi verdi e costruito.
Credit:
- COMMITTENTE: Repubblica Orientale dell'Uruguay
- COORDINAMENTO GENERALE DEL PROGETTO ARCHITETTONICO: Javier Diaz (INAC)
- PROGETTO: Javier Diaz (responsabile); Daniel Gimenez (supervisione); Magnone-Pollio (progetto strutturale); Marcelo Pittamiglio, Ricardo Hofstadter, Luis Lagormarsino, Gonzalo Fernandez (progetto impiantistico); MSC Associati srl - Federica Desio, Marco Schiatti (local architects)
- PROGETTO ESECUTIVO: MSC Associati srl
- GENERAL CONTRACTOR: Campana Costruzioni srl
- COSTRUTTORE METALLICO: Cosmet di Fantoni srl
- IMMAGINI: MSC Associati, Lorenzo De Simone - Fondazione Promozione Acciaio
Il padiglione presenta un design che offre al visitatore un’esperienza multisensoriale: l’asse centrale della proposta didattica è costituito da un’area audiovisiva alloggiata al primo piano, raggiungibile attraverso una rampa sonora, dove vengono diffusi suoni come il frusciare dei campi, lo sciabordio delle onde fino allo scoppiettare del fuoco delle grigliate ed alla musica folkloristica. L’edificio esternamente è caratterizzato da una linea avvolgente sospesa che combina pezzi rustici in legno ad elementi verticali in acciaio dipinti di bianco. Appesa alla copertura del padiglione, questa pelle esterna agisce come una maglia che protegge l’edificio dalle radiazioni solari e crea giochi di ombre. Strutturalmente il volume è caratterizzato da un’ossatura metallica combinata con chiusure orizzontali e verticali leggere: le soluzioni costruttive adottate assicurano il rispetto di tutte le esigenze prestazionali anche nei confronti del successivo smontaggio e riutilizzo. I solai lignei sono sostenuti da un’orditura di travi secondarie IPE 160 e principali IPE 240 e IPE 360, collegate tra di loro da squadrette e piastre con unioni bullonate. La copertura presenta una serie di coppie tirante / puntone bullonate a tutte le colonne perimetrali; tali elementi sono a sostegno di travi di coronamento perimetrali IPE 360 alle quali sono fissate a loro volta le lamelle in piatto 300×12 mm che fungono da schermatura all’edificio e che sostengono le doghe rustiche in legno massiccio.
Il padiglione, al termine di EXPO 2015, è stato acquistato da una società di logistica di Origgio (VA), per utilizzo come showroom e polo uffici. La facilità di smontaggio, di trasporto e di riassemblaggio delle strutture in carpenteria metallica consentiranno operazioni rapide, con minima produzione di rifiuti.