Nuove Funivie del Monte Bianco
Le Nuove Funivie del Monte Bianco hanno richiesto un grande sforzo tecnologico e ingegneristico per la ricostruzione completa degli impianti di risalita: una stazione di partenza a Pontal d’Entrèves (1.200 mslm), una nuova stazione intermedia a Pavillon (2.300 mslm) e nuovi edifici a Punta Helbronner (3.500 mslm).
Credit:
- COMMITTENTE: Funivie Monte Bianco spa
- PROGETTO: Dimensione Ingenierie srl (mandatario capogruppo e coordinatore servizi), Funiplan srl, Arch. Carlo Cillara Rossi, SI.ME.TE. snc, Studio Corona srl, Proteo srl, Studio Cancelli Associato, Ing. Sergio Ravet, Dott. Silvio Durante, Dott. Paolo Terzolo, Dott. Roby Vuillermoz
- PROGETTO ESECUTIVO E COSTRUTTIVO STRUTTURE IN ACCIAIO E CA: Holzner & Bertagnolli Engineering srl (consulenti esterni)
- IMPRESE: Consorzio Cordee du Mont Blanc, costituito da: Cogeis spa, I.V.I.E.S. spa, Costruzioni Stradali B.G.F srl, Doppelmayr Italia srl, P.A.C. spa, Consorzio Stabile Valle D’Aosta scarl,Boma Construction srl
- IMMAGINI: Dimensione Ingenierie, Holzner & Bertagnolli Engineering
Gli impianti consentono ora una portata notevolmente superiore con cabine per 80 passeggeri e un maggior comfort. La componente fortemente tecnologica del progetto trae origine dall’ambiente montano, uno dei più alti d’Europa: particolare attenzione è stata prestata
all’efficienza energetica e alla sostenibilità del progetto; grazie alla scelta oculata dei materiali, all’inserimento di impianti fotovoltaici e di recupero di calore, è stato garantito un elevato risparmio energetico. Un fattore importante, di notevole impatto sul processo di realizzazione delle Nuove Funivie, sono state le condizioni climatiche e gli agenti atmosferici determinati dall’altitudine del cantiere. La progettazione ha dovuto considerare anche gli aspetti geologici e la conformazione dell’ambiente per assicurare alle strutture in alta quota il rispetto dei requisiti idonei ai carichi del vento e della neve. Soprattutto per la stazione di monte, l’elemento logistico ha avuto un forte impatto sul progetto strutturale in quanto il trasporto in cantiere tramite teleferica ha limitato le dimensioni massime dei singoli elementi. Anche il periodo di costruzione ha subito forti limitazioni (pochi mesi durante l’anno) a causa delle condizioni meteorologiche che non hanno consentito la continuazione del cantiere nella stagione invernale, riducendo notevolmente il tempo effettivo di costruzione.
LA STAZIONE DI VALLE
Per la realizzazione della stazione di valle a Pontal d’Entrèves sono state impiegate 313 tonnellate di acciaio. Le travi principali corrono sopra le 4 steli di appoggio in direzione monte; ogni stele é composta da 4 colonne unite alla base che si diramano con una sezione scatolare rastremata in sommità. Le travi principali sono state realizzate con travi reticolari formate da profili tubolari a sezione circolare. L’altezza dei tralicci è pari a 1,4 m ed i tubolari principali hanno un diametro pari a 0,4 m . Le travi secondarie seguono la forma ondulata e corrono trasversali alle travi principali con sbalzo su un lato e appoggio sul muro in c.a. dall’altro lato. Si tratta di reticolari spaziali realizzate sempre con profili tubolari circolari in acciaio che si uniscono alle travi principali e nell’insieme compongono una struttura reticolare omogenea. Le luci si aggirano intorno ai 13 m (8 m di sbalzo) per le travi principali e 20 m per le travi secondarie con sbalzo di 6 m.
LA STAZIONE INTERMEDIA
Per la realizzazione della stazione intermedia sono state impiegate 630 tonnellate di acciaio. La zona d’imbarco per la linea 2 di risalita è il corpo più rappresentativo della stazione. La forma architettonica a “unghia” è stata realizzata con una serie di centine appoggiate sulle travi principali che corrono verso la stazione di monte. Sono state utilizzate travi composte con altezza di 0,7 m per le centine e 1,5 m per le travi principali; entrambe presentano anime asolate.
LA STAZIONE DI MONTE
Sono 277 le tonnellate di acciaio utilizzate per la stazione di monte; a Punta Helbronner spicca il tridente di sbarco/imbarco, un corpo a sbalzo di circa 9 m rispetto al muro di valle. La struttura portante è realizzata con travi reticolari alte circa 2 m all’appoggio e rastremate verso la punta. Il corpo centrale di risalita sulla terrazza panoramica, interamente vetrato, è realizzato con portali di travi asolate tipo HEA.