Mercato di Corso Sardegna
Un’antica struttura occupata dall’anno 1926 al 2009 dal mercato ortofrutticolo di Genova è diventata oggetto di un importante progetto di riqualificazione. Il nuovo centro polivalente della città di Genova, inaugurato a fine 2021, nasce all’interno del vecchio mercato mantenendo la memoria storica del manufatto.
Credit:
- PROJECT FINANCING E COMMITTENTE: Comune di Genova
- CONCESSIONARIO: Mercato di Corso Sardegna srl
- PROGETTO ARCHITETTONICO COPERTURA VETRATA: Design International srl
- PROGETTO ARCHITETTONICO GENERALE: Dodi Moss srl (coordinamento generale del progetto e integrazione prestazioni specialistiche), SAB srl, Design International srl
- PROGETTO STRUTTURALE: Molfino & Longo Ingegneria srl
- PROGETTO IMPIANTISTICO: CVD Progetti
- IMMAGINI: Roberto Sibiano - Design International srl
Dal punto di vista procedurale il progetto per la realizzazione del complesso è stato suddiviso in due macro-interventi: il primo ha riguardato il restauro e la rifunzionalizzazione degli edifici storici perimetrali che attualmente includono negozi e ristoranti. Questi locali erano vincolati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e l’approccio progettuale è stato conservativo.Il secondo intervento ha visto la creazione di un grande parco pubblico multifunzionale per il quartiere a seguito dell’abbattimento di quattro dei sei padiglioni originali. Oggi le funzioni ospitate nell’ex Mercato sono connettivo, pubblici esercizi e negozi (7.000 mq), parco (8.500 mq), spazio associativo (400 mq) e parcheggi (5.600 mq).
L’obiettivo era quello di conferire un carattere inedito agli spazi comuni di questa nuova opera mediante un’architettura dalle forme semplici e perfettamente plasmate sull’esistente restaurato, che attualmente occupa in totale un’area di 23.000 mq. La vecchia struttura presentava una serie di criticità, fra le quali la presenza di numerosi edifici posti a quote differenti e con volumetrie alquanto articolate. Era quindi necessario intervenire con un elemento che fungesse da legante, da collante, discreto ma d’effetto.
La copertura
La soluzione di puntare su di una grande copertura in acciaio e vetro con capriate di tipo polonceau richiama da un lato i vecchi mercati storici e dall’altro avvolge e sovrasta i due padiglioni recuperati con un elemento semplice che conferisce leggerezza all’intero edificio. La forma di questa copertura prende spunto dal timpano degli edifici preesistenti e si estende per tutta la galleria, adattandosi di volta in volta alle peculiarità dei vari volumi. La copertura poggia o su colonne in acciaio in doppio profilo UPN 120 o direttamente sulle strutture in muratura preesistenti. Le travi di capriata sono composte da due L accoppiate 130 x 65 x 10 mm su cui si innestano gli arcarecci in profili a T 70 x 70 x 6. Le vetrate sono a lastre accoppiate 4+4 sulla facciata interna ed a camera doppia 5+5 mm all’esterno. Nelle parti non vetrate, l’isolamento è garantito da pannelli sandwich metallici.
All’esterno, i volumi trasparenti della copertura sono caratterizzati da un andamento geometrico ed elementare che li distingue in maniera netta, ma senza conflitti, dall’antico fabbricato esistente in muratura. L’insieme conferisce all’edificio restaurato grande leggerezza, luminosità e trasparenza, scelte stilistiche in grado d’instaurare dei dialoghi fra l’interno e l’esterno dell’architettura, mettendo in rapporto le aree pubbliche ed i luoghi per la comunità.