Marinafiera Genova
All’interno del quartiere fieristico di Genova, la Marina è stata costruita soprattutto per ospitare, durante l’annuale Salone Nautico, le imbarcazioni dei cantieri espositori.
Credit:
- COMMITTENTE: Marina Fiera di Genova spa
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: C.I.A., Grattarola Associati (V. Grattarola, P. Bandini, G. Ferrazzini, F. Pontiggia)
- PROGETTISTA STRUTTURALE: C.I.A., Sidercad spa (E. Bozzo, C. Spandonari)
- IMPRESA: Falcone F.lli
- IMMAGINI: Le fotografie di cantiere sono state fornite dall'Arch. Bandini (Grattarola Associati). Le fotografie del progetto finito sono state scattate da D. Badolato.
L’approdo è costituito da una darsena banchinata che si estende lungo 1300 metri ed è protetta da due moli.
Recentemente l’area è stata coperta con una tensostruttura, dando vita ad un grande spazio da utilizzare non solo in occasione di manifestazioni fieristiche, ma anche per concerti, feste etc.
5 elementi ad arco ribassato disegnano un’architettura che inevitabilmente allude al paesaggio marino, coniugando funzionalità e valenze estetiche.
La copertura, a pianta rettangolare (120×72 m), ha una struttura in acciaio costituita da 6 travi poste ad interasse di 24 metri e da archi di collegamento. Ciascuna trave è costituita da una coppia di sezioni a doppio T, ad interassi di 3,6 m. I due elementi sono collegati fra loro da diaframmi e da controventature reticolari. Una serie di tiranti diagonali irrigidiscono la struttura, la cui altezza varia da un minimo di 1,2 m a un massimo di 3 m.
A “segnare” questa struttura sono sei puntoni, la cui spiccata verticalità si contrappone allo sviluppo orizzontale della copertura, richiamando l’immagine dei grandi alberi delle imbarcazioni a vela.
Le travi principali poggiano da una parte su setti in c. a., dall’altra sui pennoni metallici a sezione circolare.
Questa orditura, disegnata da archi tubolari ribassati, fa da supporto alla membrana tessile che costituisce la vera e propria copertura. I teli in Fiberglass sono collegati alle travi principali tramite un profilo di bordo in alluminio, all’interno del quale viene fissata la membrana, e attraverso lamine flessibili in acciaio inox, fissate all’estradosso delle travi principali. E’ proprio in corrispondenza di queste ultime, infatti, che viene applicata la tensione ai teli; qui essi non sono a contatto con gli archi, ma si sollevano leggermente per effetto della geometria tridimensionale della membrana stessa.
Vista da lontano, questa copertura dal colore chiaro e dell’architettura leggera, sembra dialogare con il mare e le sue onde.