Ferring Pharmaceuticals

Esili pensiline e sei piani di facciate continue esaltano l’effetto trasparenza e luminosità, amplificato dalla copertura gridshell ad arco ribassato, posta a coronamento del volume cavo centrale. L’esito è un’opera di dimensioni maestose (37.000 mq di superficie costruita, su un lotto da 18.000 mq), alleggerita dai tratti high-tech che integrano struttura e architettura utilizzando gli inequivocabili codici del lessico fosteriano, con tiranti metallici e profili sottili. Le geometrie navali sono evocate anche tramite le passerelle appese al soffitto, formate da travi metalliche a cassone e pavimentazione deck. I parapetti delle passerelle sono realizzati con struttura in acciaio e finiti con lastre di vetro verso l’affaccio interno; negli affacci esterni, invece, le balaustre metalliche sono inclinate internamente per ragioni di sicurezza. Con lo stesso stratagemma compositivo, in corrispondenza dell’atrio, dove le passerelle esterne si interrompono, le lastre metalliche opportunamente inclinate fungono da frangisole. Tutti gli elementi metallici sono o zincati e verniciati oppure solo zincati per resistere all’aggressivo clima marino.

LA COPERTURA

L’elemento architettonicamente e strutturalmente più interessante risulta però la copertura, sorretta perimetralmente da travi vierendel, con un grande lucernario pentagonale a forma di dome, la cui struttura in acciaio, composta da piccoli conci imbullonati tra loro, fa risaltare le superfici trasparenti. Il pentagono vetrato da 45 m di lato e 130 tonnellate di peso è inscritto nel triangolo della copertura, ed è diviso secondo un reticolo strutturale che segue la direzione delle bisettrici, le quali si intersecano visibilmente al centro e sono occluse nella parte terminale, prossime ai vertici del triangolo, dove sono allocate le aree per uffici e laboratori. Questo layout massimizza luce naturale e la privacy per gli ambienti privati, mentre permette agli spazi collaborativi e di servizio di affacciarsi sul foyer, cuore pulsante dell’edificio. Un secondo triangolo viene invece generato dalla proiezione delle bisettrici sui cateti, a cui corrono parallele le travi secondarie della struttura, generando 683 cassettoni quadrati in vetro doppio “cold bended” in cantiere, così da limitare i maggiori costi derivanti dalla produzione di vetri curvi.

La costruzione della superficie del lucernario a 42 m di altezza è stata un’opera d’alta ingegneria, che ha previsto l’impiego di una gru a torre e la realizzazione di un ponteggio in quota per l’installazione delle travi trattate per la resistenza al fuoco R60, inizialmente, e per la posa delle mesh di vetro indurito e temperato in una seconda fase. I pixel vetrati sono montati su travi secondarie, formate da doppio tubolare circolare metallico più piastra di collegamento da 10 mm, tramite giunti anodizzati e piastra di completamento superiore per garantire la tenuta all’acqua. La realizzazione del progetto ha seguito un processo aderente alla filosofia aziendale della committenza: geometrie essenziali compongono una solida struttura aperta al mondo e all’innovazione, pronta a salpare verso un futuro fatto di essenzialità e di leggerezza, perché sostenuta da un’elevata competenza tecnologica.

Disegni: