Centro Arti e Scienze Fondazione Golinelli
La Fondazione Golinelli, promotrice nel 2016 di una riqualificazione in acciaio volta a creare la “Cittadella per la Conoscenza e la Cultura”, ha oggi integrato il primo progetto con una nuova architettura eclettica, anch’essa in acciaio, che porta la firma di Mario Cucinella.
Credit:
- COMMITTENTE: Fondazione Golinelli
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Mario Cucinella Architects
- TEAM DI PROGETTO: Mario Cucinella, Enrico Iascone, Cecilia Patrizi, Giovanni Sanna
- PROGETTO STRUTTURALE: Ballardini Studio di Ingegneria
- PROGETTO IMPIANTISTICO: STEP Engineering
- PROGETTO ANTINCENDIO: IDF Ingegneria Del Fuoco srl
- IMPRESA: N.B.I. spa
- COSTRUTTORE METALLICO: M.B.M. spa
- IMMAGINI: M.B.M. spa (cantiere), OKNOStudio (immagini del finito), Rodolfo Giuliani (immagini dell'inaugurazione)
Il nuovo “Centro per le Arti e le Scienze” ha preso forma mediante un progetto architettonico dalla forte vocazione sperimentale, come richiesto dalla committenza, che desiderava un manufatto in grado di rappresentare, solamente con la sua presenza, l’idea di scienza che pervade gli spazi della Fondazione.
Il progettista ha così giocato con la metafora della crescita molecolare ottenuta sotto forma di moduli assemblati secondo un preciso schema compositivo. L’edificio, di semplice concezione, è costituito da due elementi distinti e ben riconoscibili. Il primo è il “cuore” del centro, il padiglione vero e proprio, racchiuso in un volume compatto di 30×20 metri e alto 8.
Si tratta di una geometria pura e semi-trasparente, che riflette nelle ore diurne ciò che la circonda e che risulta invece luminosa nelle ore notturne.
Il secondo elemento è la sovrastruttura metallica modulare che avvolge il padiglione, prende forma nello spazio intorno ad esso in maniera irregolare e crea anche una passerella sospesa, consentendo ai visitatori di percorrerla in alcune sue parti raggiungendo delle terrazze panoramiche affacciate sulla città. Il nuovo edificio è stato terminato in soli nove mesi di lavori, anche grazie alle scelte dei materiali utlizzati. Il reticolo portante è in carpenteria metallica, con 300 tonnellate di acciaio fornito in opera.
La struttura interna del padiglione è in pilastri tubolari rettangolari 260x180x12,5 mm accoppiati e innestati alle fondazioni mediante tirafondi. Le capriate di copertura sono reticolari con diagonali e montanti in profili cavi quadri 160×160 mm e arcarecci in profili SHS 160×160 mm. Sulla sommità, invece, sono poste lamiere grecate in acciaio. Sulle reticolari sono stati anche giuntati profili angolari in acciaio che fungono da fissaggio e supporto delle installazioni museali. Anche la struttura esterna, che compone il reticolo modulare, è stata realizzata in carpenteria metallica: profili tubolari a sezione quadrata da 100 mm e spessore variabile hanno permesso di ottenere l’idea di movimento desiderata. Elementi secondari sono stati, infine, realizzati in profili IPE, HE e U. L’acciaio utilizzato è prevalentemente di qualità S355JR e S355J20.
I profili metallici sono stati verniciati in colore biancoRAL 9001 e le strutture esterne sono state sottoposte ad un trattamento di zincatura a caldo. Internamente lo spazio è completamente open space e progettato senza rigide ripartizioni proprio per consentire la maggiore flessibilità nell’utilizzo e nell’organizzazione dei vari eventi.