Blu Building
Forme, colori, superfici, spazi: oggi i nuovi sistemi costruttivi consentono di ripensare integralmente qualsiasi edificio, attraverso progetti in cui la componente funzionale è sempre più spesso affiancata da quella creativa.
Credit:
- COMMITTENTE: Alinvest S.p.A.
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Studio Marzorati Architettura
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Ing. Elio Sola
- IMPRESA: Ediltomplast
- Carpenteria Metallica: Sipam
- IMMAGINI: Le fotografie sono state scattate dallo Studio Marzorati e dallo Studio De Cani
E’ quanto accaduto, ad esempio, ad un vecchio deposito di giornali di proprietà della Marco, azienda milanese del settore editoriale. Le condizioni di degrado, interno ed esterno, hanno portato a ripensare totalmente l’edificio, che non solo è stato svuotato e ridotto alla semplice struttura, ma trasformato nella sua forma originaria, oggi non più un parallelepipedo di 65×28 metri. Da questo punto di vista è stato determinante l’uso dell’acciaio, come dimostra l’applicazione di elementi curvati sulla copertura e lineari sulle pareti: una soluzione che, come vediamo, ha dato vita ad una nuova figura, fiera dei suoi slanci, delle sue trasparenze, dei colori. In effetti, possiamo dire che i due interventi principali si sono concretizzati nella trasformazione delle facciate e nell’aggiunta di un lucernario. Ai quattro angoli, le pareti verticali sono diventate pareti inclinate, dando vita ad altrettante torri che hanno regalato all’edificio l’aspetto più deciso e l’identità più forte che oggi lo distingue dai fabbricati adiacenti. Nello stesso tempo si è intervenuti sulla “pelle” dell’edificio, creando una superficie esterna coibentata e una controfacciata interna, a 20 cm dalla prima. Il sistema a “doppia pelle” funziona come una camera d’aria e, insieme alle tende e al condizionamento, contribuisce al comfort microclimatico di tutto l’edificio. Davvero sorprendente anche l’intervento realizzato per la copertura, dove una serie di archi ribassati in acciaio ha creato la sagoma di un ampio lucernario. La sua ampiezza favorisce il passaggio della luce naturale in direzione degli uffici e del patio che ospita un giardino. Una soluzione, quindi, che ha rivoluzionato le condizioni interne dell’edificio, sul piano del comfort e su quello estetico. Nell’articolazione interna degli spazi l’obiettivo è stato quello di rendere fruibile al 100% la superficie dei 4 piani (3 fuori terra e 1 seminterrato) ognuno dei quali misura circa 1690 metri quadri e può essere organizzato in modo flessibile. Per consentire l’insonorizzazione tra un ambiente e l’altro, i controsoffitti sono stati realizzati in acciaio e, completamente isolanti, sono ispezionabili con apertura a bascula. A completare la trasformazione è stata, infine, la scelta del colore, giocata sul contrasto caldo-freddo ed esterno-interno, come dimostrano il blu prussia delle torri, i toni solari del patio e il ghiaccio delle facciate rettilinee. Ci si stupisce a guardare il “prima” e il “dopo”: oggi il vecchio e anonimo magazzino è un edificio moderno, fatto di luce, colore e trasparenze.