Ampliamento sede Elledi

Un progetto architettonico dalle linee sobrie che valorizza le facciate vetrate e che ha dovuto tener conto dei ridotti spazi di intervento, sorgendo in un lotto chiuso su tre lati dalle preesistenze ed avendo come unico affaccio quello sulla Provinciale. In tale contesto, si è scelto di arretrare il pianterreno rispetto al primo piano, creando un porticato a sbalzo coperto, le cui luci variano tra i 2,1 e 4,8 metri circa.

Il nuovo volume, osservato dall’alto, emerge dal contesto industriale nel quale è racchiuso: lungi dall’esserne fagocitato e soppresso, crea un nuovo fulcro visivo e punto d’attenzione, grazie alle trasparenze che lo connotano.

Per le strutture portanti sono state impiegate 68 tonnellate di carpenteria metallica, unitamente a 1.200 mq di lamiere grecate e 2.500 pioli a sparo di connessione. Costituiscono l’ossatura dell’edificio colonne HEA 260 e HEA 240 coadiuvate da travi IPE 400 per gli elementi principali. Elementi secondari sono in profili aperti laminati a caldo a sezione H, U, T e L, oltre a profili omega e Z. Le colonne del porticato sono invece in tubolari circolari di diametro 323,9 x 12,5 mm di spessore. Le strutture in acciaio, zincate a caldo secondo UNI EN ISO 1461, sono di qualità S355 ed assiemate secondo UNI EN 1090 in classe di esecuzione EXC2

Lamiere grecate creano i solai d’interpiano, con interposta rete elettrosaldata e getto sp. 12 cm. L’industrializzazione delle carpenterie ha avuto inizio già in officina dal costruttore metallico, dove si è provveduto ad effettuare le prelavorazioni necessarie per consentire un agevole montaggio negli spazi ristretti del cantiere. Le giunzioni in opera sono di tipo bullonato, con bulloneria di classe 8.8 e da precarico secondo UNI EN 14399-1. Il ricorso all’acciaio ha consentito altresì di realizzare vetrature a tutt’altezza, lucernari e una corte interna, in grado di captare la luce e di diffonderla all’interno degli spazi lavorativi. Impiegando inoltre vetri selettivi e sistemi di illuminazione altamente performanti è stata risolta la sfida di dover confrontarsi con tre pareti preesistenti e cieche, che non offrivano alcun contributo in termine di luminosità e che anzi rischiavano di soffocare la vitalità dei nuovi spazi.

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Cantiere & Disegni: