AEC Innovation Technological Center
Un’architettura a servizio dell’eccellenza italiana: si presenta così il nuovo centro di ricerca di AEC Illuminazione, situato nel cuore della Toscana in provincia di Arezzo. L’azienda, nata negli anni ’50, è diventata un pilastro nel settore dell’illuminazione pubblica e ha sempre cercato nell’innovazione il proprio sviluppo che l’ha portata a vincere prestigiosi premi come l’Innovation & Design Award (2006) ed il Red Dot Award (2018).
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- COMMITTENTE: AEC Illuminazione
- PROGETTO: SBGA | Blengini Ghirardelli - Giuseppe Blengini, Agostino Ghirardelli, Pietro Borzini
- TEAM DI PROGETTO: Giorgia Mazzeo, Gino D’Andrea, Andrea Fortunato, Chiara Leone, Maged Raphael, Andrea Spadoni, Margherita Stampanone, Federica Zampini
- PROGETTO STRUTTURALE: Andrej Gruden (strutture in acciaio), Francesco Bacciarelli
- PROGETTO IMPIANTISTICO: Faroda Impianti, Salvietti Studio
- PROGETTO ILLUMINOTECNICO: AEC Illuminazione
- IMPRESA E FACCIATE VETRATE: Focchi spa
- IMMAGINI: AEC Illuminazione, Lorenzo Patoia - courtesy of Cosentino
Da queste premesse nasce l’Innovation Technological Center, polo che completa la struttura produttiva aziendale su un’area di 26.500 mq. L’approccio progettuale si è basato sulla scelta di forme semplici e pure, con soluzioni costruttive tecnologicamente avanzate. Il fulcro del progetto è il “Lab”, edificio di 3.000 mq di superficie, realizzato in carpenteria metallica e facciate vetrate. Il volume è composto da due parallelepipedi intersecati tra di loro, a creare un particolare gioco prospettico a seconda del punto di osservazione, sia all’esterno che all’interno. Il Lab ospita spazi di lavoro in team per i tecnici ed i ricercatori; è un luogo aperto e condiviso, senza barriere o confini. L’edificio si sviluppa su tre piani fuori terra, di cui uno mezzanino, ed è introdotto da un atrio a doppia altezza. Trasparenza e gioco vuoto su pieno sono i cardini attraverso i quali i progettisti hanno scomposto le forme lineari della pianta. Dovendo operare all’interno di un contesto esistente ed attivo, l’ampliamento richiedeva tempi di costruzione certi e possibilmente rapidi e l’impiego di strutture in acciaio ha ovviato ad entrambe le esigenze. Ad eccezione dei vani ascensore in cls tutte le strutture sono in acciaio: le colonne sono in profili tubolari a sezione circolare e costituiscono l’ossatura primaria insieme alle travi a doppio T. In elementi laminati aperti anche le strutture secondarie a supporto dei solai d’interpiano e della copertura, dov’è presente anche un lucernario in acciaio e vetro. In elevazione s’innestano sottostrutture in carpenteria metallica che supportano le facciate continue in pannelli vetrati. Al lato opposto del Lab sorge un edificio a due piani di 500 mq destinato a spogliatoio e mensa aziendale, in grado di accogliere 250 dipendenti. I lavori hanno riguardato anche la riqualificazione dei percorsi interni, resi più fruibili mediante passerelle, e la realizzazione di un anfiteatro coperto attraverso una tensostruttura a forma di vela con colonne e funi metalliche. I restanti spazi del lotto sono stati arredati a verde. L’edificio è stato altresì progettato nel rispetto delle odierne esigenze di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica: si sono infatti seguiti gli standard nZEB (Nearly Zero Emmission Building) per un immobile ad altissima prestazione il cui consumo energetico è pari a zero. Il nuovo ITC appare infine come un gioco di simmetrie dove, secondo le parole del progettista Giuseppe Blengini “La luminosità,il controllo ambientale, la sicurezza si intrecciano con l’estetica minimalista che è leitmotif di AEC. Il carattere funzionale degli spazi si allinea alla tecnologia che ospita, e il design rigoroso ne rispecchia l’affidabilità costruttiva”.