Abitazioni Civili a Colognola
Semplicità strutturale, materiali innovativi, soluzioni attente al risparmio energetico: a Bergamo la riqualificazione del quartiere Colognola ha offerto l’occasione per realizzare il primo edificio Casa Clima classe A.
Credit:
- COMMITTENTE E IMPRESA REALIZZATRICE: Vanoncini S.p.A.
- PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI: Atelier2 – Gallotti e Imperadori Associati
- PROGETTAZIONE STRUTTURE: Ing. Gian Pietro Imperadori
- PROGETTAZIONE IMPIANTI: Studio Tecnico Carlini
- IMMAGINI: Atelier2 – Gallotti e Imperadori Associati
Diventato un “modello” per ulteriori e future costruzioni con le stesse ambizioni in materia di ecosostenibilità, l’edificio sfrutta i principi della costruzione stratificata a secco, affiancati ai metodi costruttivi a umido (pietra su pietra, cassero e riempimento). Sul piano estetico, l’obiettivo dei progettisti è stato quello di coniugare l’impronta contemporanea con il rispetto della tradizione lombardo-bergamasca, reinterpretandola e riadattandola, ma nel rispetto dei caratteri materico-cromatici locali. Architettura e tecnologia, quindi, in un progetto realmente sostenibile, per il rispetto del luogo, non solo nelle sue valenze ambientali ma anche storiche.
L’intervento ha riguardato un edificio in condizioni di forte degrado, la cui volumetria è stata ripristinata ad eccezione della parte che un tempo ospitava il fienile, demolita per realizzare una piazzetta pubblica. I criteri che hanno guidato il progetto derivano direttamente dalla tradizione delle cascine lombarde: casa colonica con corte frontale; prospetto principale ben orientato a sud e dotato di logge e aperture; prospetto nord più isolato termicamente. Dal punto di vista distributivo, sono stati realizzati due alloggi, ciascuno disposto su due livelli, con la classica divisione tra zona giorno al piano terra e zona notte al piano superiore. Particolare attenzione è stata dedicata ai sistemi in grado di favorire l’illuminazione e l’aerazione naturali attraverso serre captanti, che
garantiscono un fattore di luce diurna mai inferiore allo 0.018.
Ampiamente rispettati, infatti, i Rapporti Aero-Illuminanti, secondo i parametri: RAI > 1/8 nei locali standard, RAI > 1/6 nei locali dove sono previsti schermi solari o aggetti superiori a 1.2 m Per il tetto si è scelta una soluzione a doppia falda: le falde hanno infatti inclinazione diversa tra il lato strada (20° – 37%) e il lato giardino (15° – 27%). Il risultato è un tetto asimmetrico, la cui inclinazione di 15° ha permesso comunque di installare pannelli solari termici integrati. Questa soluzione, insieme a tutte le altre adottate per ridurre il consumo energetico, fa sì che l’edificio risponda ai criteri richiesti dal protocollo Casa Clima e rientri nella classe A di consumo energetico. Lo strato isolante dell’involucro ventilato, per esempio, ha uno spessore medio di 28 cm, contro uno standard che in Lombardia è di 2-4 cm, raggiungendo così un risparmio di gas metano calcolato intorno agli 8,77 €/mq all’anno. Le serre favoriscono l’irraggiamento durante l’inverno, mentre un opportuno schermo estivo filtrante protegge l’interno dall’eccessivo surriscaldamento dei mesi estivi. I serramenti esterni con Uw non superiore a 1,3 W/mqK oltre a migliorare l’isolamento termico comportano un isolamento acustico elevato. L’edificio è quindi un organismo ad alta efficienza energetica; un risultato raggiunto grazie al buon orientamento, al mix fra isolamento ed inerzia termica e all’applicazione di pannelli solari termici.
In linea con la logica che ha guidato questo progetto, le scelte costruttive sono state dettate da criteri di contenimento dei costi, di velocità di esecuzione e hanno privilegiato materiali
ecosostenibili. I telai portanti e le travi sono infatti in acciaio (mascherati all’interno dagli
involucri edilizi) e in legno (nelle porzioni a vista del loggiato a sud). Gli impalcati portanti sono invece in lamiera grecata e calcestruzzo armato. Sia i tamponamenti orizzontali, sia la copertura sono dotati di strati isolanti con fini sia acustici sia termici. Per lo stesso motivo le pareti e le coperture sono opportunamente ventilate, proprio per evitare surriscaldamenti superficiali. All’esterno i pannelli in calcestruzzo dell’involucro sono tinteggiati in modo da inserirsi armonicamente nel contesto. Alcune porzioni del rivestimento sono in doghe di legno, supportate da pannelli sandwich, in modo da conferire ritmo al disegno della facciata e proporre un materiale tipicamente tradizionale. Completano l’edificio i serramenti in legno naturale come la struttura delle logge, la pavimentazione in lastre di porfiroide di Branzi, le inferriate in acciaio e le terrazze pavimentate in grigliato metallico per non ostacolare l’illuminazione naturale al piano terra. I criteri di progettazione sostenibile, le soluzioni per il comfort abitativo e le scelte costruttive rendono questo edificio un interessante realizzazione in materia di sostenibilità e di risparmio energetico.