La marcatura CE dei componenti per la bullonatura: le rondelle di sicurezza

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I giunti bullonati sono manufatti onnipresenti e trovano spazio in svariate applicazioni: aree sismiche, facciate, ponti, grandi edifici, trasporti, barriere antirumore, sistemi di sollevamento. Sottoposti a diverse sollecitazioni, forti vibrazioni e carichi dinamici, la loro funzione è mantenere la sicurezza delle opere. La marcatura CE dei componenti, nello specifico delle rondelle di sicurezza acquisita recentemente dalla Nord Lock Group, come requisito per la conformità dei prodotti alle norme di sicurezza e qualità dell’UE, ne garantisce alti standard qualitativi e prestazionali.
Ne parliamo con l’Ing Luca Gheddo, Nord Lock Group.

Tutti possono serrare un bullone”, cita il vostro sito, ma un giunto progettato correttamente coinvolge una moltitudine di fattori, dal precarico e attrito alla calibrazione dell’utensile, agli assestamenti e ai carichi dinamici. Quali sono i problemi maggiormente riscontrati nella bullonatura e gli accorgimenti per i giunti bullonati nelle strutture in acciaio? Quali vantaggi offrono le soluzioni moderne?
La conoscenza del reale funzionamento delle connessioni bullonate è piuttosto rudimentale nel settore delle costruzioni. Mentre la saldatura si è costantemente evoluta nel tempo e le esigenze di processo e di personale sono aumentate, l’ambito dei bulloni è rimasto molto tradizionale. Quando l’applicazione diventa dinamica, iniziano ad esserci le prime difficoltà. Spesso si preferisce riconoscere i carichi come statici o quasi statici e applicare i soliti requisiti e verifiche. Questo ovviamente influisce anche nell’esecuzione delle strutture in acciaio. Ad esempio, un’applicazione problematica molto comune è presente nei binari di corsa delle gru e nelle sottostrutture; vi si trovano regolarmente bulloni allentati o rotti in quanto i carichi dinamici non possono essere ignorati. Le norme standard attualmente prescrivono l’utilizzo di sistemi di sicurezza, lasciando però l’incombenza della scelta al progettista o all’installatore; esistono molte soluzioni, purtroppo alcune sono inefficaci e/o fallibili ed altre addirittura non regolamentate, le rondelle di sicurezza antisvitamento Nord-Lock sono pienamente a norma, efficaci ed utilizzabili nel mondo strutturale.

La manutenzione è un aspetto fondamentale; questi piccoli componenti hanno in realtà un compito gravoso: garantire la sicurezza per le persone, evitare cedimenti e collassi delle strutture. Come vengono testati i bulloni e come avviene la manutenzione per verificare eventuali allentamenti?
Una volta serrato il bullone, risulta spesso difficile verificarne l’effettiva forza di precarico. La maggior parte delle procedure di serraggio infatti, in conformità alla norma EN 1090-2, si basa esclusivamente su un’ispezione visiva dopo il montaggio. Si tratta essenzialmente di verificare se la connessione bullonata sia stata serrata del tutto oppure no. Il livello della forza di precarico effettiva si basa sul presupposto che le regolazioni calibrate in laboratorio siano corrette anche nella realtà. Sappiamo però che non è sempre così e che altri fattori d’influenza come il fattore umano, gli assestamenti e l’auto-allentamento vengono solo in parte presi in considerazione durante la vita utile del progetto.  Solo il metodo della coppia di serraggio richiede un controllo a campione – “ritensionamento” –  dopo 12-72 ore. Un controllo in un momento molto successivo, ad esempio perché si prevedono assestamenti molto più elevati, non è significativo. Questo perché le condizioni di attrito nel collegamento si deteriorano e la stessa coppia porta a una forza di precarico significativamente inferiore. L’unica pratica di ispezione comune e a lungo termine è quindi quella di verificare se i bulloni siano mancanti, rotti o non più correttamente alloggiati. Poiché molte connessioni bullonate sugli edifici sono difficili o addirittura impossibili da raggiungere, anche questo processo risulta discutibile.  Le rondelle Nord-Lock impediscono in modo permanente l’auto-allentamento della connessione. Se la connessione è progettata correttamente, non è quindi possibile che il bullone si rompa o che la connessione ceda.  Una connessione, cioè, che non richiede manutenzione.

Il concetto di sicurezza racchiude in sé anche i temi della qualità, della tracciabilità e della durabilità dei manufatti. Le vostre rondelle sono ora marcate CE. Un traguardo molto importante ed una garanzia di fissaggio comprovata per le giunzioni bullonate e per i costruttori, cosa possiamo dire a riguardo?  
Il Gruppo Nord-Lock ha nel suo DNA il tema della sicurezza fin dal 1982. Per “sicurezza” intendiamo ovviamente la salute degli operatori ma anche gli investimenti dei nostri clienti che si affidano ai nostri sistemi proprio per evitare successivi costi di manutenzione e le classiche problematiche intrinseche alle giunzioni bullonate. Oggi la sicurezza è strettamente legata alla qualità, alle certificazioni, alla sostenibilità ed alla completa tracciabilità del prodotto venduto e le rondelle di sicurezza antisvitamento Nord-Lock hanno tutte queste caratteristiche, compresa un’incisione laser su ogni rondella su cui viene riportato il numero del lotto di produzione. La marcatura CE è senza dubbio un obiettivo vitale per noi per essere sempre più presenti nel mondo delle costruzioni ed è stato raggiunto a seguito della dichiarata perfomance dei nostri prodotti ed ai precedenti certificati: European Technical Assessment (ETA) – Certificate of Conformity e Declaration of Performance (DoP). Le rondelle Nord-Lock Steel Construction “SC” avevano già avuto la marcatura CE dal 2013 al 2018, ma ora questa certificazione è estesa a quasi tutto il range Nord-Lock per essere funzionali sia per le giunzioni bullonate non precaricate (SB) in accordo con EN 15048 sia per quelle caricate in accordo con la EN 14399-4/-8.

La marcatura CE dei componenti per la bullonatura: le rondelle di sicurezza

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