HILTI: tecnologie di fissaggio per la sicurezza in cantiere
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Hilti è un nome ben conosciuto nel panorama edilizio soprattutto per le attrezzature. I confini dell’azienda spaziano ben oltre: dalla produzione di tecnologie all’avanguardia sino alla progettazione di software e servizi per progettisti e professionisti nel mondo delle costruzioni, infrastrutture, energia, industria e finiture d’interni. Performance, efficienza, sicurezza sono i pillars del gruppo attraverso cui opera a livello mondiale. Ne parliamo con Alice Scarella, Trade Marketing Manager di Hilti Italia.
1941 – Anno di fondazione di Hilti, il fondatore guarda alle tecnologie di fissaggio e acquisisce un brevetto in questo settore. Come è cambiata l’azienda ed il comparto nel corso, possiamo ormai dire, di questo secolo? Quale la vostra percezione del panorama edilizio italiano?
L’azienda si è evoluta e continua ad evolvere, portando innovazione nel mondo delle costruzioni. Quello che rimane il cuore della nostra strategia, però, non è cambiato e mi riferisco in particolare alla relazione diretta con i nostri clienti e progettisti, con i quali ci confrontiamo giornalmente sul campo, ma anche alla volontà di differenziarci creando valore per i nostri clienti. Certamente l’evoluzione maggiore l’abbiamo vissuta nell’ambito della digitalizzazione con lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per le imprese, tra cui per esempio la progettazione BIM delle nostre soluzioni tecniche e l’automatizzazione delle lavorazioni in cantiere.
Ad oggi, il panorama edilizio italiano è in una fase di grande fibrillazione, data dagli ingenti investimenti che il PNRR garantirà e allo stesso tempo dall’incertezza che deriva sulle decisioni che verranno prese in merito. Vediamo, inoltre, diverse principali sfide a livello nazionale, ma anche a livello globale, in particolare legate alla ridotta produttività del cantiere, alla mancanza di manodopera specializzata, alla sicurezza del lavoro e alle emissioni di CO2. Sono proprio queste le sfide su cui Hilti si sta concentrando per rendere il futuro delle costruzioni migliore.
I vostri prodotti confluiscono in diversi settori. Quale è il vostro supporto, in termini di prodotti e servizi, al comparto della carpenteria metallica?
La carpenteria metallica è senza dubbio uno dei segmenti chiave del nostro business. Le soluzioni che proponiamo interessano diversi stakeholder lungo il flusso del progetto, a partire dal design delle soluzioni tecniche fino alla realizzazione e collaudo in cantiere. In concreto, lato progettazione, abbiamo una squadra di ingegneri sul territorio nazionale oltre a un polo tecnico di sede che si occupano di fornire consulenza sia in termini di progettazione (ad esempio calcolo e verifica di sistemi di ancoraggio) che di collaudo (prove di trazione e taglio in sito). Inoltre, sempre a supporto della progettazione, abbiamo sviluppato diversi software di calcolo tra cui Profis Engineering che permette il dimensionamento dell’intera piastra base. Lato esecuzione in cantiere abbiamo una rete di account manager che si occupano di dare consulenza ai nostri clienti su come rendere produttive e sicure le lavorazioni di cantiere, utilizzando sistemi con elevate performance, sicuri ed efficienti. Abbiamo di recente lanciato una intera nuova piattaforma di attrezzi cordless (Nuron) che rivoluzionerà il mercato non solo in termini di performance, ma anche e soprattutto in termini di gestione dei dati delle nostre attrezzature e di attenzione alla salute e sicurezza degli operatori.
Sismica, fuoco e infrastrutture sono temi in cui è forte il vostro impegno ed il vostro investimento nella formazione. Le vostre Academies sui tre argomenti riuniscono mondo accademico, esperti e progettisti. A cosa guardare, cosa è ormai imprescindibile, per costruire il futuro del territorio, degli investimenti e delle opere? Quali sono le criticità con cui vi confrontate ogni giorno?
Le Academies sono un momento chiave per Hilti per unire i maggiori esperti di specifici settori e confrontarsi con loro sui temi che reputiamo chiave per il mondo delle costruzioni di oggi. La centralità della progettazione sismica per il nostro territorio nazionale è chiara a tutti e su questo tema Hilti continua a investire molto portando continua innovazione. Ad esempio, abbiamo da poco lanciato la nuova certificazione sismica su muratura del nostro ancorante chimico HY270: è il primo sistema di ancoraggio sul mercato a rispondere all’esigenza di progettazione sismica su un materiale base, la muratura, che costituisce la maggior parte del nostro patrimonio edilizio. Inoltre, come accennavo in precedenza, un secondo ambito che sta incrementando la sua rilevanza di giorno in giorno è quello delle infrastrutture, a cui verrà dedicata una rilevante parte degli investimenti del governo. Qui abbiamo indubbiamente sfide legate all’anzianità delle opere infrastrutturali sul territorio italiano e come azienda lavoriamo a stretto contatto con i diversi stakeholder del mondo stradale e ferroviario per sviluppare standard tecnici che rispondano alle esigenze di produttività e sicurezza. Infine, un breve accenno anche al mondo dell’antifuoco: questo è un ambito su cui c’è ancora molto da fare a livello nazionale, ma che è indubbiamente imprescindibile per la sicurezza di una costruzione. Nel nostro caso specifico, parliamo per esempio di compartimentazione al fuoco di impianti, ma anche di compartimentazione dei giunti di facciata.
L’aspetto della sicurezza è fondamentale in cantiere, ma è altrettanto importante in fase di progettazione. Quali sono le vostre soluzioni per costruire edifici sicuri?
Come anticipato prima, uno dei pilastri della strategia Hilti è proprio la sicurezza. A livello di progettazione, ci concentriamo su soluzioni tecniche che garantiscano la sicurezza della struttura interessata. Ad esempio, la progettazione e l’utilizzo di sistemi di ancoraggio certificati sismicamente nel caso di applicazioni strutturali, nonché l’utilizzo di sistemi di compartimentazione al fuoco idonei rispetto alle richieste di progetto (grado EI). Un altro esempio può riguardare la manutenzione necessaria sui sistemi di ancoraggio per applicazioni specifiche (come quelle infrastrutturali), dove grazie a tecnologie all’avanguardia possiamo garantire la possibilità di monitoraggio nel tempo.
Parliamo anche di sicurezza degli operatori in cantiere: ad esempio, i nostri sistemi garantiscono la riduzione delle polveri prodotte durante le lavorazioni quotidiane. Inoltre, abbiamo diversi sistemi che assicurano la maggiore sicurezza delle nostre attrezzature, diminuendo le vibrazioni, aumentando l’ergonomia e riducendo i rumori. Abbiamo inoltre sviluppato tecnologie specifiche per favorire il lavoro sicuro degli operai, come l’esoscheletro, un sistema che permette di supportare l’operatore durante le lavorazioni sopra testa.
L’innovazione e l’R&D sono driver dominanti. Cosa vi distingue dai vostri competitor?
La ricerca e sviluppo è elemento chiave per un’azienda che vuole essere leader di mercato e mantenere un vantaggio competitivo rispetto ai competitor nel tempo. Ogni anno investiamo più del 5% del nostro fatturato globale su R&D (un investimento pari a 373 milioni di CHF nel 2021). Indubbiamente l’elemento che ci contraddistingue dai nostri competitor è la capacità e la volontà di partire dai bisogni dei nostri clienti grazie ai contatti quotidiani che abbiamo con loro. Così facendo sviluppiamo soluzioni a stretto contatto con le esigenze di mercato e andiamo a migliorare il mondo delle costruzioni rispondendo a bisogni concreti.
Sostenibilità: come si pone Hilti a riguardo? Quali le azioni concrete per sostenere la circolarità?
Hilti lavora sul tema della sostenibilità da molti anni e dal 2020 ha formalizzato questo impegno con la pubblicazione del primo report di sostenibilità. Gli aspetti chiave su cui ci concentriamo sono: ambiente, persone, società. Molte sono le iniziative intraprese, vi cito alcuni esempi. Per quanto riguarda l’ambiente, raggiungeremo l’obiettivo di emissioni zero entro il 2023 e continueremo a fare leva sulla nostra soluzione di fleet management delle attrezzature per gestire al meglio la durata dei nostri prodotti e la sostituzione delle componenti con l’approccio dell’economia circolare. In merito alle persone, come detto prima, lavoriamo per rendere la salute e sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti centrale, dando priorità al loro benessere. Infine, siamo impegnati in molte iniziative volte al miglioramento della società in cui viviamo, come ad esempio la nostra Hilti Foundation, con cui portiamo avanti attività di supporto ai paesi emergenti e in via di sviluppo.
Quali sono le prospettive di crescita del vostro mercato?
Le prospettive di crescita del mercato italiano delle costruzioni per il 2023 non sono ottimali, parliamo di una situazione circa flat rispetto all’anno precedente. In generale a livello di PIL italiano la situazione è molto simile (dalle ultime stime parliamo di una crescita dello 0,6%). L’inflazione resta a valori molto alti e sicuramente la sfida delle reperibilità delle materie prime e degli alti costi di trasporto continuerà ad essere un punto di attenzione per il 2023.
Come dicevo in precedenza, però, gli investimenti previsti nel settore delle costruzioni sono molto rilevanti e vediamo prospettive di crescita interessanti in primis nel mondo delle infrastrutture, ma anche degli edifici non residenziali, soprattutto in relazione a nuove costruzioni.