Abbazia di Sant'Urbano ad Apiro (AN)
Abbazia di Sant'Urbano ad Apiro (AN)
Stato pre-intervento
L’abbazia di Sant’Urbano è costituita dalla chiesa e da alcuni edifici con essa strettamente connessi. La chiesa, può essere divisa formalmente in due parti: la prima , direttamente subito dopo l’ingresso ed assimilabile ad un nartece interno (endonartece), impostata a circa -1,65m.dal piano di campagna ed a tre navate. Le laterali, di altezza inferiore a quella centrale, sono coperte da volte a crociera realizzate in conci di pietra arenaria. La navata centrale ha copertura a botte ed anch’essa realizzata in conci di arenaria.
La chiesa è stata interessata da notevoli movimenti dovuti al carattere spingente delle strutture che la formano.
Questo fenomeno, avvenuto in epoca non recente, è denunciato da notevoli fuori piombo che interessano tutti gli elementi strutturali soggetti a spinta. Questi fuori piombo assumono in certi casi valori veramente notevoli (alcune pareti esterne hanno fuori piombo di oltre 30 cm su 4-5 metri di altezza). Anche gli absidi sono ruotati ed a causa di questo presentano anche un quadro fessurativo pronunciato. Il fenomeno deformativo in atto stato è sicuramente esaltato dai recenti eventi sismici che oltre a sottoporrre la costruzioni ad azioni orizzontali, hanno incrementato quelle verticali con conseguente aumento delle azioni spingenti. Infatti dell’interno della chiesa si rilevano un numero notevole di lesioni che interessano in particolare le volte a crociera delle navate laterali e gli absidi.
Stato di progetto
Il primo intervento consiste nell’eliminare le azioni spingenti. Questo potrà essere ottenuto introducendo delle coazioni mediante catene di acciaio armonico nelle murature longitudinali e sostituendo quelle esistenti con catene, sempre di acciaio armonico, previo esame ed eventuale rinforzo delle murature interessate dal capochiave. Altra operazione necessaria quella dello svuotamento delle volte del loro rinfianco ( costituito da materiale terroso) e sua sostituzione con materiale più leggero e resistente (calcestruzzo di argilla espansa). Questa operazione è giustificata dal fatto che le volte risultano avere una forma che non è più quella originale a seguito dello spostamento delle imposte. Questo intervento per ora è previsto solo sulle volte delle navate laterali che risultano essere quelle che maggiormente hanno risentito degli spostamenti.
Per quanto riguarda le volte delle cripte, queste dovranno essere tutte rinforzate con la stesa procedura precedentemente descritta. Per quanto riguarda le fondazioni si propone di sottofondare i muri longitudinali in corrispondenza della navata centrale, questo perché è vero che il piano fondale è buono ma non è indeformabile. Inoltre, a causa delle spinte, i carichi unitari sul terreno possono aver raggiunto valori elevati e soprattutto non uniformi per cui, considerando anche lo scarso approfondimento delle fondazioni, può sempre avvenire una rotazione della stessa.