Contratti pubblici
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Il coinvolgimento dei professionisti, l’utilizzo di tecnologie informatiche e corposi investimenti per rilanciare il settore dei contratti pubblici è la proposta di Francesco Merloni, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus e dare nuova linfa vitale ad un comparto economico particolarmente colpito. “L’idea che concorrenza ed efficienza non vadano d’accordo con la prevenzione della corruzione è una pura petizione di principio, smentita dai fatti”.
Il Presidente Merloni (ANAC), con una lettera aperta, propone “Un massiccio investimento pubblico, professionisti competenti e tecnologia per rilanciare il settore”.
Ribadendo che il problema non sta nel Codice, come contrariamente da più parti viene indicato (Eccessivo dettaglio della disciplina o un apparato sanzionatorio spesso ridondante) ma principalmente nel mancato processo di riqualificazione delle Stazioni appaltanti, perché operino con maggiore discrezionalità e responsabilità, e nella conseguente riqualificazione progressiva delle imprese. Ad avviso dell’Autorità la soluzione non avverrà con l’adozione di “soluzioni emergenziali” o con la soppressione del Codice.
Merloni sostiene che coniugare rispetto della legalità e celerità è possibile e doveroso ed in questa ottica l’Autorità nazionale anticorruzione ha realizzato un apposito vademecum rivolto alle stazioni appaltanti, in modo di assicurare in concomitanza con l’emergenza sanitaria in atto, celerità alle procedure di affidamento. L’obiettivo è quello di fornire alle amministrazioni una ricognizione delle norme attualmente in vigore, non solo per far fronte all’attuale stato emergenziale ma anche in tutte quelle ipotesi in cui si rendano necessarie, in presenza dei presupposti di legge, un’accelerazione o una semplificazione delle gare.
Inoltre nell’ottica di assicurare celerità alle procedure di affidamento in concomitanza con l’emergenza sanitaria in atto, l’Autorità nazionale anticorruzione ha realizzato un apposito vademecum rivolto alle stazioni appaltanti. L’obiettivo è di fornire alle amministrazioni una ricognizione delle norme attualmente in vigore, non solo per far fronte all’attuale stato emergenziale ma anche in tutte quelle ipotesi in cui si rendano necessarie, in presenza dei presupposti di legge, un’accelerazione o una semplificazione delle gare.
Il Codice dei Contratti, infatti, già contempla diverse misure che consentono il ricorso a procedure rapide anche al di fuori di contesti emergenziali. Spesso, però, poco sono note alle stazioni appaltanti. Il vademecum approntato dall’ Anac è dunque pensato proprio per aiutare le amministrazioni a garantire appalti veloci all’interno della cornice legislativa vigente. Nell’intento di agevolare l’azione delle stazioni appaltanti, il documento contiene inoltre una disamina esplicativa delle principali disposizioni in materia di contratti pubblici adottate nei vari provvedimenti connessi all’emergenza Coronavirus.