Università tecnica di Braunschweig

La realizzazione è il risultato di una architettura innovativa e al contempo “classica”, portatrice di una sorta di impermanenza degli ambiti, concepiti per essere sempre mutevoli e fruibili da tutti gli studenti del Campus. A certificarne l’eccellenza, l’edizione 2024 del Premio europeo per l’architettura contemporanea “Mies van der Rohe” ha conferito al progetto il massimo riconoscimento istituito nel 1988 da parte dell’Ente.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra e ospita spazi di lavoro destinati agli studenti di tutte le Facoltà. È situato nel Campus centrale connotato da un edificio storico principale e una piazza, si colloca in prossimità del fiume Oker ed è immediatamente assurto a nuovo landmark urbano. Il programma funzionale prevedeva uno spazio accessibile e un ambiente di  apprendimento che si integrasse con le preesistenze. Il Padiglione si configura come spazio aperto che supporta ambienti flessibili destinati ad attività diversificate: lavori di gruppo, seminari, lezioni e zone relax, negli esiti favorisce il “cozzo di saperi” tra studenti e docenti. Distante anni luce dal vecchio modello di trasferimento unilaterale della conoscenza, che si ritrova nelle aule universitarie, la struttura oltre ad offrire la massima libertà di utilizzo genera un senso di comunità che scaturisce da un uso democratico degli spazi, delle zone di  percorrenza, favorito anche dall’assenza di separazioni tra i piani. L’ampia sala della Student House è caratterizzata da un’ampia facciata vetrata che genera permeabilità visiva con l’esterno e condizioni di luce favorevoli. Tende fonoassorbenti gialle, moquette e i soffitti acustici conferiscono comfort ambientale e visivo. Il principio organizzativo dell’edificio si basa sulla costante riconfigurazione planimetrica, la ricercata flessibilità rende di fatto l’edificio adattativo.

Il sistema costruttivo in acciaio con solai lignei tra primo e secondo piano e lamiera grecata in copertura rende la costruzione ibrida e smontabile secondo il principio del “design for disassembly”. La struttura portante è costituita da travi e colonne in carpenteria metallica, a formare dei moduli con maglia a base quadrata e griglie 3 x 3 m, con tubolari a sezione quadrata. I profili impiegati sono SHS 100×100 mm con spessore pari a 10 mm, collegati tra loro con elementi interni a vite pretensionati e nascosti alla vista tramite apposite piastre metalliche. Per irrigidire la struttura sono poste diagonali in tubolari rettangolari RHS 120x60x8 mm mentre al pianterreno le colonne sono ancorate alle fondazioni mediante barre filettate avvitate in ancoraggi a manicotto. I profili in carpenteria metallica impiegati sono di qualità S355.

Tutto l’edificio è pensato come “circolare”, può essere smontato  e ricostruito in base alle nuove esigenze in una forma o in una posizione diversa, riutilizzando tutti i materiali. L’ 80% dell’energia è prodotta da fonti energetiche rinnovabili, i 200 studenti forniscono un ulteriore guadagno termico nei mesi freddi. Per il raffrescamento e la ventilazione naturale sono impiegate finestre basculanti oltre alla cupola del lucernario centrale che funge da collettore.

Disegni: