Torre Zucchetti
Il progetto della nuova sede della software house Zucchetti nasce dal recupero di un edificio esistente; il “Pirellino”: così soprannominato per anni, ha ospitato gli uffici di un centro commerciale ed è stato anche sede della provincia di Lodi.
Credit:
- COMMITTENTE: Zucchetti spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO: MVA - Marco Visconti Architects
- PROGETTO STRUTTURALE: Studio Ing. Carlo Pavesi
- IMPRESA: Ediltecno Restauri srl
- COSTRUTTORE METALLICO: MAP spa
- TRATTAMENTO DI PROTEZIONE TRIPLEX®: Nord Zinc spa
- IMMAGINI: David Vicario (servizio fotografico a cantiere ultimato); MAP spa, MVA
Oggi, grazie al nuovo intervento, è stato trasformato da un’anonima torre degli anni settanta in cemento armato in un’architettura riconoscibile ed originale con un accesso sopraelevato rispetto alla quota stradale. La caratteristica principale del progetto, immediatamente visibile, è la realizzazione di un nuovo involucro costituito da una trama metallica esterna in acciaio che funziona da facciata frangisole, disegnata per rispondere alle differenti esposizioni solari. In questo modo l’acciaio è protagonista assoluto del progetto di riqualificazione, avvolgendo la torre per quasi tutta la sua altezza fino alla “pinna” in copertura, dove alloggiano i pannelli fotovoltaici.
La struttura portante dell’involucro è realizzata in acciaio zincato e verniciato per ridurre sensibilmente gli interventi di manutenzione e le lamelle orientabili sono costituite anch’esse da tubolari metallici a sezione circolare di diametro 101,6 e 76,1 mm, sagomati attraverso taglio laser 3D e protetti dalla corrosione mediante trattamento Triplex®. Quest’ultimo è un sistema di protezione che prevede la combinazione di zincatura a caldo, verniciatura a polvere e trattamento nanoceramico per garantire una lunga durabilità all’acciaio (oltre 100 anni in ambiente urbano).
La scelta di utilizzare un materiale come l’acciaio ha consentito la prefabbricazione dei moduli di facciata in officina ed il successivo montaggio in cantiere, con grande rapidità di assemblaggio e conseguente velocizzazione dell’intero processo costruttivo.
La leggerezza della carpenteria metallica ha permesso inoltre di realizzare un involucro irregolare ma sinuoso (da 130 tonnellate complessive tra struttura di supporto frangisole, frangisole e pinna in copertura) che non grava sulla struttura principale. Anche i rinforzi per adeguare sismicamente le strutture portanti in cemento armato esistenti sono in acciaio, così come quelli per i punti di ancoraggio della nuova sovrafacciata ai piani che vanno dal secondo al quattordicesimo. Tra la facciata dell’edificio e la seconda pelle in acciaio, sono state inserite passerelle dotate di linea vita in grigliato metallico, funzionali alle future attività di manutenzione.
Il sistema di frangisole orientabili è solo una delle soluzioni passive adottate per l’efficientamento energetico dell’edificio, che è anche caratterizzato da un importante isolamento termico, da un sistema di ventilazione naturale attivata tramite camino solare oltreché dall’impiego di energie rinnovabili. L’insieme delle tecnologie adottate ha contribuito ad ottenere la certificazione LEED Gold, sistema internazionale di classificazione dell’efficienza energetica che valuta l’impatto ambientale degli edifici sulla base di diversi fattori, partendo dalla minimizzazione dell’impatto di cantiere fino al raggiungimento di elevati standard di comfort termico e luminoso degli ambienti interni.