Torre Intesa San Paolo

Il piano terra dell’edificio è uno spazio pubblico permeabile, una grande hall che introduce l’auditorium e consente l’accesso ai servizi articolati anche al piano interrato, mentre i piani superiori sono destinati agli spazi direzionali e agli uffici della banca. In sommità i volumi ospitano un ristorante, una pinacoteca ed un giardino. Per poter soddisfare le aspettative di trasparenza, luminosità e permeabilità, le strutture al piano terra sono state ridotte al minimo: grazie a delle grandi strutture reticolari comprese tra i livelli 5 e 7, denominate transfer, parte della torre risulta sospesa alle megacolonne perimetrali in acciaio e ai tre nuclei in c.a. La carpenteria metallica a telaio ha impiegato 15.000 tonnellate di acciaio a media ed alta resistenza (S355 e S460) ed è suddivisa in due strutture principali con caratteristiche differenti. La peculiarità del corpo sud è costituita dalle megacolonne che spiccano fino alla sommità dell’edificio rastremandosi verso l’alto. La struttura di trasferimento è costituita da quattro travature principali con sezione a “pi greco” sospese e collegate mediante giunti saldati alle grandi colonne. Questo enorme elemento, costituito da lamiere in acciaio da 100 mm di spessore e interamente saldato, una volta assemblato a terra è stato sollevato in posizione mediante martinetti idraulici. Oltre a portare i carichi che gravano dai piani soprastanti ed a trasferirli alle megacolonne, il transfer sud sorregge anche l’auditorium da 360 posti. Il transfer nord è invece costituito da due mensole che poggiano, nella parte inferiore, su un setto del “core” in cemento armato e sono collegate al nucleo, nella parte superiore, da 12 barre filettate in acciaio passanti attraverso tutto lo sviluppo del setto e nei profili a cassone superiori. I controventi nord-sud ubicati al di sopra del livello 7, costituiti dalle megacolonne, da funi e dalle travi tubolari in acciaio, offrono un modesto contributo alla resistenza per azioni orizzontali ma risultano determinanti negli scenari accidentali. Tuttavia le megacolonne utilizzate come telai momento–resistenti incastrati al piede ed il controventamento dell’asse “10” svolgono l’importante ruolo di “centratura” delle rigidezze rispetto alle masse creando un “portale irrigidito” tale da risultare resistente alle azioni laterali: sisma e vento. La torre, oltre a presentare tali particolarità strutturali finalizzate al raggiungimento di sì ben ambiziosi obiettivi architettonici, è stata progettata secondo i più avanzati principi di sostenibilità ambientale: il sistema di riscaldamento e raffrescamento sfrutta l’energia geotermica attraverso l’acqua di falda e le pompe di calore e i pannelli fotovoltaici posizionati in facciata contribuiscono ad abbattere il fabbisogno complessivo di energia elettrica dell’edificio. Particolare attenzione è stata riposta anche nello studio dei principi bioclimatici e della ventilazione naturale nella doppia pelle e nei solai alveolari: i riscontri d’aria tra le facciate opposte e caratterizzate da un diverso gradiente termico, contribuiscono a ridurre il fabbisogno energetico per la climatizzazione.

Cantiere & Disegni: