Stazione a valle cabinovia del Mottolino
Anticipa i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 l’ampliamento della stazione per la cabinovia di collegamento con le piste del Mottolino a Livigno, intervento interamente finanziato da privati con un investimento di 11 milioni di euro ed inaugurato a dicembre 2021. L’infrastruttura sciistica, che sarà protagonista delle gare di freestyle – disciplina per la quale ha fatto da apripista in Italia – si è arricchita di locali di servizio oltre che di spazi dedicati a relax e ristoro.
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- COMMITTENTE: Mottolino Fun Mountain spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Studio LPS
- PROGETTO D'INTERNI: Progetto CMR
- PROGETTO STRUTTURALE: Ing. Fabio Peri
- GENERAL CONTRACTOR E COSTRUTTORE METALLICO: Pichler Projects srl
- IMMAGINI: Alex Filz (fotografie del finito), Pichler Projects srl (cantiere)
In sostituzione della vecchia area d’accesso alle cabine, il progetto, ha previsto una struttura che si sviluppa su tre livelli, con una Hall d’ingresso che ospita biglietteria, noleggio e shop oltre ad una scala mobile che facilita l’accesso alle telecabine. La nuova realizzazione ha voluto ampliare l’offerta di servizi, creando un vero e proprio polo d’aggregazione per la città di Livigno: all’interno del volume trovano posto aree dedicate a smartworking e coworking, una gaming room e un ristorante ispirato alla cucina etica di montagna di Norbert Niederkofler.
L’architettura di montagna spesso si trova a doversi confrontare con la necessità di essere realizzata con rapidità, specialmente per quanto concerne gli impianti sciistici, ed in territori paesaggisticamente delicati e tutelati. È di obsoleta concezione l’infrastruttura funzionale ma totalmente avulsa dal contesto, mentre il must delle nuove costruzioni è quello di integrarsi con la cultura del luogo e dei suoi materiali tipici. All’esterno l’edificio assume l’aspetto delle costruzioni tipiche della zona, con tetto a falde e lesene verticali in metallo tinta legno.
Il cuore della struttura è costituito da 120 tonnellate di carpenteria metallica. Alla base il volume si regge su colonne HEB 320 e HEB 400, raggiungendo il primo solaio a quota +4,1 metri. La maglia strutturale del primo piano vede l’impiego di profili HE a sezione variabile per le travi principali ed IPE e tubolari a sezione rettangolare per gli elementi secondari. Il secondo livello è posto a +12 metri ed è realizzato con profili IPE, HEA e RHS. Anche le strutture di copertura sono interamente in carpenteria metallica e in profili aperti laminati a caldo, con controventi di piano in barre di Ø 20. Tutti i profili in acciaio sono di qualità S355J2. L’altezza massima dell’edificio, in corrispondenza di uno dei vertici delle falde, raggiunge i 17 metri.
L’impiego d’acciaio è funzionale al concept di progettazione degli interni: l’ambiente dove si trovano i fruitori è vivo e accogliente, pensato con attenzione al fattore umano e relazionale. Tutti i servizi di noleggio e di abbonamento sono prenotabili telematicamente e ogni dettaglio dell’opera è stato progettato per rendere scorrevole e rapido il flusso dei visitatori, offrendo al tempo stesso spazi di relax per il ristoro alla fine della giornata o semplicemente come punti di ritrovo. Le ampie luci di progetto garantiscono l’idea di un tutt’uno, mentre le vetrate a tutt’altezza permettono l’ingresso della luce naturale e dall’interno è possibile godere di una spettacolare vista sulle montagne del livignasco.