Stadio Atleti Azzurri d’Italia

Lo stadio nasce dalla consapevolezza che la struttura, inizialmente realizzata nel 1928 e ammodernata nel corso degli anni non era più sufficiente a fornire spettacolo e sicurezza.

L’approccio progettuale ha previsto da un lato il mantenimento di alcuni tratti distintivi dell’impianto e dall’altro il consolidamento della struttura esistente.
Le curve nord e sud esistenti vengono quindi completamente sostituite da nuove tribune, in linea a quelle di stampo europeo.

In facciata le curve sono avvolte da una pelle traslucida e da una grande copertura in acciaio progettata interamente in BIM. La struttura di copertura è interamente metallica e costituita da una serie di travi reticolari realizzate in tubolari che si configurano staticamente come “mensole” sulle quali si imposta un’orditura secondaria che sostiene la lamiera grecata di copertura che nel punto di massima elevazione raggiunge +25.40 metri. La copertura è stata dimensionata per soddisfare i requisiti previsti dalla normativa sia in termini di deformazione che di resistenza alle sollecitazioni indotte dalle azioni variabili di neve e vento nonché ai sovraccarichi permanenti, alle variazioni termiche e al sisma.

 

Nello specifico i profili che creano il guscio del nuovo stadio sono cavi senza saldatura in acciaio S355J2H dal diametro esterno variabile che raggiunge i 406 mm. L’utilizzo di tubolari ha permesso non solo la realizzazione di una struttura leggera, determinante quando si tratta di coperture sospese, ma anche rapidità e flessibilità sia in fase di produzione che in fase d’installazione. L’impiego di elementi in carpenteria metallica è inoltre lungimirante garantendo affidabilità nel tempo. Gli elementi strutturali in acciaio sono stati progettati al fine di soddisfare i requisiti di durabilità, provvedendo a proteggere l’acciaio esterno dalla corrosione dove esposto direttamente agli agenti atmosferici.

Utilizzando un gergo calcistico si può dire che le performance dell’acciaio siano state da Champions League: i profili tubolari che costituiscono la copertura provengono per il 91% da materiale riciclato presso lo stabilimento Tenaris Dalmine – dotata di EPD (Environmental Product Declaration) – a km 0. Anche i tempi di consegna sono stati rispettati e garantiti: la curva che doveva entrare in funzione ad Ottobre 2019 ha regolarmente aperto, solo lo stop dovuto all’emergenza COVID-19 non ha consentito di vedere immediatamente lo stadio nella sua rinnovata bellezza e completa funzionalità.

Cantiere & Disegni: