Sede Stone Island
Il progetto, posto all’interno di una vasta area produttiva nel comune di Ravarino (MO), ha previsto la parziale demolizione e ricostruzione di un fabbricato industriale colpito dal sisma del 2012.
Credit:
- COMMITTENTE: Sportswear Company spa - Stone Island
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Associati Techne (Giuseppe Gualdi, Maurizio Carrisi, Stefano Testi, Silvia Zanetti)
- PROGETTO STRUTTURALE: Mech Studio srl
- PROGETTO IMPIANTI TECNICI: Termoprogetti, Studio Impianti
- COSTRUTTORE METALLICO: P.T.L. srl
- IMPRESA: A&C Costruzioni spa
- IMMAGINI: Martini Lombezzi (viste notturne), Niccolò Barone (viste diurne)
La struttura prefabbricata in cemento armato, ha manifestato infatti notevoli criticità tali da rendere difficoltoso il soddisfacimento dei requisiti richiesti sia per l’emissione di un certificato di agibilità sismica provvisorio, sia per il raggiungimento di un livello di sicurezza pari al 60% richiesto dalla normativa per le nuove costruzioni. La società produttrice di capi di abbigliamento sportivo ha deciso di ricostruire il fabbricato con una struttura in carpenteria metallica e scelte tecnologiche stratificate a secco: una prefabbricazione leggera che riduce al minimo la massa e quindi l’azione sismica di progetto. L’edificio è costituito da due corpi distinti che si compenetrano: il primo corpo di fabbrica, che accoglie le funzioni di laboratorio, presenta una pianta a forma di trapezio rettangolo con la base minore rivolta verso Nord e il lato obliquo a Est e una copertura inclinata da Nord a Sud che ospita un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La struttura è costituita da due setti in c.a. sui lati Nord-Sud, tre colonne di acciaio sul lato Ovest e nove colonne sul lato Est inclinate con un angolo di 8°. Le travi principali sono incastrate alle colonne sul lato Est e sostenute da travi di banchina poggianti sui setti e sulle colonne lato Ovest; attraverso opportuni giunti di continuità, le travi principali IPE 500 sostengono le travi a sbalzo IPE 180 che proseguono oltre la banchina sul lato Ovest a formare una zona porticata. Il lato Ovest è caratterizzato da una vetrata a tutta altezza con brise soleil verticali mentre il lato Est, anch’esso interamente vetrato, ospita gli accessi principali e di servizio. Il secondo corpo di fabbrica, con funzione di magazzino, ha una pianta irregolare. La copertura a unica falda è sostenuta da nove colonne inclinate sul lato Est, nove sul lato Ovest, tre colonne intermedie sul lato Sud, tre colonne intermedie sul lato Nord a sostegno della copertura. Il soppalco ha un’altezza sotto trave di 4 metri, è sostenuto da colonne, eccetto il lato Est, dove una trave reticolare in acciaio di grande scala sostiene l’ultima parte a sbalzo del solaio; il solaio in c.a. di tipo collaborante, è realizzato con lamiera grecata, piolata alle travi di piano (HEB 450 collegate da IPE 220). La copertura, che ha una pendenza di 7°, è sostenuta da travi reticolari bidirezionali di circa 1 metro di altezza, formate da tubolari RHS 150x150x5 mm.
Lo schema statico prevede profili tubolari in acciaio da 323,9 mm di diametro incastrati a terra che formano dei portali con reticolari di falda e opportuni nodi a momento travi-colonna; sono presenti poi nelle due direzioni dei controventi di parete e dei setti in c.a. che assorbono prevalentemente le spinte orizzontali. Il nuovo edificio, che ha previsto l’impiego dell’acciaio nelle sue diverse forme, è stato definito “un simbolo di rinascita, della voglia di guardare avanti con più forza e più ottimismo di prima”.