Sede Effedue
Bellezza, comfort, funzionalità, rispetto dell’ambiente: sono gli obiettivi ed insieme gli ingredienti del progetto della nuova sede Effedue, società imolese che gestisce immobili di pregio su tutto il territorio regionale e che ha affidato ad A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti Associati la realizzazione dei nuovi uffici.
Credit:
- COMMITTENTE: Effedue srl
- PROGETTO ARCHITETTONICO: A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti Associati (Antonio Gasparri, Andrea Ricci Bitti)
- COLLABORATORI AL PROGETTO ARCHITETTONICO: Giovanna Campesato, Maddalena Casarotti, Chiara Celli, Valeria Tedaldi
- PROGETTO STRUTTURALE: Studio Tassinari Associati (Antonio Tassinari)
- PROGETTO IMPIANTISTICO: Studio Grandi Progetti – Roberto Ricci, Umberto Branchini
- COSTRUTTORE METALLICO: Cometal spa
- IMPRESA: CESI
- IMMAGINI: Andrea Liverani (fotografie del finito)
A caratterizzare visivamente l’edificio sono le due facciate a sud e sud-ovest, rivestite da pannelli in vetro extrachiaro serigrafato. Una pelle dall’impatto scenografico, grazie alla trama di disegni geometrici che si ripetono in modo apparentemente casuale, ma che in realtà riproducono l’acronimo “F2”, richiamo al logo del Committente. Un motivo grafico che si infittisce o si allarg a seconda del dislivello a cui è posta la lastra rispetto al montante di sostegno. Da lontano, soprattutto di notte, l’effetto visivo è quello di un cubo di ghiaccio dai mille riflessi di luce. La funzione dell’involucro non si esaurisce però sul piano estetico: è la seconda pelle rispetto alla muratura interna, quasi priva di affacci. Fra i due strati si forma un’intercapedine di 80 cm in cui l’aria, circolando in modo naturale grazie all’effetto camino, contribuisce a raffrescare la superficie d’estate e a trattenere il calore d’inverno. Le lastre in vetro serigrafato di 2,5 cm di spessore sono inoltre distribuite su 4 piani distinti e si sovrappongono tra loro per circa 8 cm per parte; questa soluzione produce un elevato effetto scenografico e una riduzione dell’abbagliamento interno, senza andare a discapito del passaggio dell’aria tra le lastre. A sostegno della pelle esterna, profili in acciaio zincato garantiscono la durabilità, riducendo gli interventi di manutenzione. La leggerezza e la trasparenza che si leggono in facciata hanno ispirato anche la progettazione degli interni, dove le finestre a tutt’altezza favoriscono l’illuminazione naturale e i vetri che separano gli ambienti generano un continuum visivo fra le varie sale. Dal punto di vista strutturale, l’edificio è costituito da un piano interrato in c.a. gettato in opera, che ospita i locali tecnici e l’autorimessa, e da 6 piani fuori terra. Questi ultimi sono realizzati con un’ossatura portante in acciaio di classe S275JR, costituita da colonne in profili tubolari circolari a sezione e spessori variabili e da laminati HE. Le travi principali e secondarie sono in profili HE ed IPE, mentre i solai sono in lamiera grecata in acciaio con getto collaborante di completamento. Per i controventi di parete sono stati impiegati tubolari circolari 193,7×16 mm. I nodi bullonati sono realizzati attraverso bulloneria strutturale di classe 8.8. Anche la scala esterna di sicurezza, nascosta discretamente dalle superfici vetrate, è interamente in acciaio, con colonne e travi HEA 220, profili a C 300x60x3 e controventi in angolari 70×8. La scelta dell’acciaio è stata fondamentale per rispondere all’esigenza di tempi di realizzazione molto ristretti, nonché nell’ottica dell’efficienza energetica. Quest’ultimo criterio ha ispirato infatti le scelte dei progettisti: dallo sfruttamento della radiazione solare per il riscaldamento passivo del fabbricato e per la produzione di energia elettrica, al potenziamento della ventilazione naturale, nonché al verde del giardino per la mitigazione dell’inquinamento.