Scuola Primaria Dante Alighieri
La cosiddetta “architettura dell’emergenza”, sorta dalla necessità di ripristinare le attività compromesse dal terremoto del 2012, è tornata attuale con gli sciami sismici che hanno colpito il centro Italia.
Credit:
- COMMITTENTE: Regione Emilia-Romagna
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Fabrizio Michielon, Sergio De Gioia (Mide Architetti); Paolo Didonè (Didone comacchio Architetti)
- PROGETTO STRUTTURALE: Beniamino Didonè, Bruno Gonzato
- PROGETTO IMPIANTISTICO: Riccardo Baggio; Studio Gasparotto
- IMPRESA: Steda spa
- COSTRUTTORE METALLICO: Euroimpianti srl
- IMMAGINI: Claudia Nalesso
Esempi d’eccellenza nella ricostruzione di edifici sensibili quali gli istituti scolastici, possono infatti assurgere a casi studio per rivitalizzare le regioni colpite dai terremoti recenti adottando le stesse metodologie. La Scuola Primaria Dante Alighieri a Mirandola, nella provincia modenese, è un esempio di ricostruzione di un’opera permanente a tempi record: solo 50 giorni di cantiere, con strutture di alta qualità dal punto di vista antisismico e della sostenibilità ambientale, essendo certificata in classe energetica A. L’elemento che ha permesso questo grande traguardo è indubbiamente la struttura portante, interamente in acciaio, preassemblata in officina e montata in opera con un sistema “meccano”, rapido e preciso nei dettagli costruttivi. Architettonicamente la scuola è stata ideata come un volume lineare, semplice, a pianta rettangolare. I prospetti dell’edificio sono caratterizzati da un ritmo scandito da vuoti e pieni, i primi a richiamare visivamente le aperture dei fienili tipici della zona emiliana. Le forme nette e definite dell’istituto scolastico che, di fatto, risulta un parallelepipedo bipiano con una copertura lievemente inclinata, sono state scelte sia per ottimizzare le fasi costruttive, scomponendo in moduli standardizzati ciascuna porzione, sia per dare un’immagine di solidità che mediasse con gli edifici circostanti, in parte residenziali ed in parte industriali. Un effetto di smaterializzazione è dato invece dall’alternanza dei pannelli sandwich in acciaio di rivestimento con gli imbotti bianchi delle finestre; questo gioco s’interrompe in corrispondenza dell’ingresso, una grande nicchia vetrata. Disposta su una superficie di circa 2.000 mq, la Dante Alighieri si eleva su due piani con graticcio intelaiato interamente in carpenteria metallica, innestato sulla platea di fondazione.
Le colonne sono in profili HEA 300, con travature principali in IPE 500 e secondarie in IPE 270. Il solaio d’interpiano è realizzato con lamiera grecata e getto collaborante, mentre la copertura è costituita da profili IPE 270. Tutte le strutture in acciaio, di qualità S275, sono state protette dalla corrosione mediante verniciatura; per la protezione al fuoco, gli elementi in acciaio sono stati opportunamente compartimentati in modo da garantire i valori REI richiesti. I tamponamenti esterni sono realizzati con pannelli di colore grigio scuro e dimensioni 80×100 e 25×100 cm, alternati da finestrature rientranti rispetto al prospetto. A cantiere ultimato la scuola appare come un volume discreto e funzionale; sebbene celate, le strutture in acciaio hanno contribuito a rendere la Dante Alighieri un progetto vincente, realizzato in meno di due mesi, in cui la rapidità del costruito non ha compromesso il pregio architettonico e soprattutto la sicurezza dell’edificio stesso.