Ristrutturazione Edificio La Serenissima
L’edificio per uffici “La Serenissima”, conosciuto in passato come “Palazzo Campari”, è stato oggetto di una recente operazione di rinnovamento, grazie al progetto architettonico dello studio Park Associati.
Credit:
- COMMITTENTE: Morgan Stanley SGR spa
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Park Associati (Filippo Pagliani, Michele Rossi)
- PROGETTO STRUTTURALE, IMPIANTISTICO E DL: General Planning
- IMPRESA: Mangiavacchi e Pedercini spa
- FACCIATE: CNS spa
- IMMAGINI: Andrea Martiradonna (fotografie del finito), General Planning (fotografie di cantiere)
- NOTE: Vincitore del terzo premio a REbuild 2013 come migliore riqualificazione sostenibile. Vincitore del premio IQU 2014 nella sezione Architettura e Città, Opere Realizzate.
Originario degli anni ’60, con progetto di Ermenegildo e Eugenio Soncini, lo stabile di via Turati, nel cuore di Milano, era già considerato moderno e anticonformista: un edificio in acciaio e vetro, quando nello stesso periodo il cemento armato era il sistema costruttivo più impiegato, non passava certo inosservato.
Per andare incontro agli inevitabili cambiamenti del modo di vivere gli edifici, insieme agli adeguamenti normativi, si è scelto di intervenire sulla redistribuzione degli spazi interni e sull’involucro dell’edificio (in quest’ultimo caso per migliorarne le prestazioni energetiche, acustiche e di illuminazione).
Il complesso, suddiviso in cinque corpi di fabbrica, presenta su via Turati una rimodulazione della facciata mediante la realizzazione di una serie di “lanterne notturne”, formate da scatolari in alluminio forato e pressopiegato di colore brunito. La via Cavalieri, invece, presenta un fronte più basso, con una superficie vetrosa e riflettente che, nascondendo la struttura esistente, si ricollega al paesaggio storico circostante. La corte interna, invece, vede rafforzarsi il dialogo col giardino mediante uno stretto rapporto tra interno ed esterno dell’edificio. Dal punto di vista architettonico, inoltre, è avvenuto l’arretramento delle facciate rispetto al perimetro originale. Questa operazione, oltre ad eliminare i ponti termici esistenti, ha consentito di recuperare volumetrie per il piano terra, rimodulando al contempo le superfici esistenti.
STRUTTURA PORTANTE
L’intervento di ristrutturazione ha consentito di mantenere l’originaria struttura portante in acciaio. Questa, con i suoi caratteristici pilastri binati, grazie ai suoi ingombri minimi e alle elevate caratteristiche meccaniche, garantisce l’assenza di elementi portanti all’interno degli ambienti lavorativi. Lo spazio tra i profili in acciaio e la nuova facciata arretrata è riempito dagli elementi scatolari pressopiegati. Le rimanenti parti dell’involucro sono costituite da pannelli sandwich in lamiera d’acciaio zincato e pannelli interni in cartongesso, con interposto un opportuno coibente in lana minerale. Le zone trasparenti sono infine costituite da infissi in alluminio a taglio termico.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La riprogettazione dell’involucro edilizio ha avuto, come importante risultato, quello del miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Il pacchetto complessivo dell’involucro, infatti, ha ottenuto una trasmittanza complessiva di 1,46 W/m2K, insieme a un abbattimento acustico di 45 dB.
La progettazione degli impianti ha permesso di impiegare sistemi di caldaie a condensazione, insieme a gruppi frigoriferi ad alta efficienza energetica. Il tutto viene gestito da postazioni di controllo provviste di elaboratore elettronico, in modo da regolare tutti gli aspetti energetici e climatici dell’intero complesso edilizio.
I risultati di un tale sforzo progettuale sono molteplici.
Il consumo energetico annuo è passato inoltre da 16,14 kWh/m2 a 21,28 kWh/m2, ottenendo la certificazione LEED Gold e passando da una classe energetica G a una B, secondo la certificazione del CENED.
Un intervento del genere, pertanto, dimostra ancor di più l’elevato potenziale di un edificio con sistema strutturale in acciaio e involucro stratificato a secco: ridare vita a un complesso edilizio di tal genere, migliorandone le caratteristiche di sostenibilità ambientale, è infatti di gran lunga più semplice e vantaggioso rispetto a un sistema costruttivo tradizionale.