Riqualificazione “Docks” Marsiglia
Il progetto dell’edificio dei Docks di Marsiglia è paradigmatico di una interessante modalità di recupero di un edificio storico e della sua messa in valore in chiave contemporanea.
Credit:
- COMMITTENTE: JPMorgan Asset Management, Constructa Urban Systems (MO delegué)
- PROGETTO ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO: Atelier(s) Alfonso Femia *AF517
- ARCHITETTO MANDATARIO: Alfonso Femia
- TEAM DI PROGETTO: Lorenza Barabino, Luca Bonsignorio, Simonetta Cenci, Alfonso Femia, Sara Gottardo, Sara Massa, Fanélie Pardon, Valeria Parodi, Gianluca Peluffo, Carola Picasso, Nicola Spinetto, Sara Traverso
- COLLABORATORI AL PROGETTO ARCHITETTONICO: Alessandro Bellus, Etienne Bourdais, Francesco Busto, Roxana Calugar, Gabriele Filippi, M. Cristina Giordani, Valentina Grimaldi, Suzanne Jubert, Roberto Mancini, Aude Rasson, Giulia Tubelli
- PROGETTO STRUTTURALE: Secmo
- PROGETTO IMPIANTISTICO: G2I Garcia
- IMPRESA: Vinci-Dumez Méditerranée et Girard
- IMMAGINI: Luc Boegly
L’immobile, posizionato sulla linea di demarcazione tra il mare e la città, ha subìto un’importante ristrutturazione e ospita oggi negozi principalmente di artigianato marsigliese e regionale. Nato a seguito di una competizione internazionale il progetto prevedeva la riqualificazione degli spazi al piano terra, delle corti e dei piani interrati per una superficie totale di 21.650 mq. La relazione osmotica innescata dai progettisti tra l’edificio e il suo intorno ha permesso di trasformare con intelligenza il luogo, integrando la vocazione marittima a quella cittadina del contesto in cui è inserito. L’operazione è stata fortemente voluta da Constructa Urban System e vede la stessa come Committenza delegata al fianco di JP Morgan Asset Management. Il concorso internazionale in questo frangente si è rivelato uno strumento lungimirante permettendo di premiare un progetto risultato del giusto mix di capacità progettuale, strutturale e impiantistica commiste all’arte applicata e alle scienze economiche. L’opera ha infatti già guadagnato importanti riconoscimenti tra cui il premio come miglior centro commerciale ai MIPIM Awards 2016. Il progetto, innovativo dunque nel concept oltre che nell’architettura, ridefinisce le quattro corti in aree commerciali, artistiche e culturali che si estendono dall’interno verso le due piazze esterne e le due vie adiacenti, creando così quattro pause all’interno di un percorso trasversale. La facciata nord dell’edificio è un elemento metallico su cui sono state vergate 30.709 lettere tratte da testi selezionati dai progettisti. Tema significativo è la riconquista del “diritto della materia”: regalizzano lo spazio 780 pannelli di mosaico blu posati su placche in acciaio inossidabile di 15×8 cm, che fungono da sostegno. Le placche sono a loro volta sostenute da sottostrutture in acciaio zincato. Anche gli altri pannelli di colori differenti poggiano su supporti in acciaio, mentre sono realizzate in sottili tele inox gli elementi decorativi che caratterizzano i cortili. All’interno, l’acciaio ha anche un ruolo di raccordo tra passato e presente: le strutture preesistenti in carpenteria metallica sono state mantenute e integrate con eleganza all’interno della riorganizzazione degli ambienti. L’edificio, attraverso una sequenza di luoghi condivisibili, è il sofisticato antefatto dello spazio pubblico contemporaneo, introduce aspetti innovativi, eterodossi ed è espressione di originalità per la capacità di innescare dinamismo nella fruizione. La ricercata continuità con il sistema longitudinale e la creazione degli affacci sulle due piazze una, storica, Place de la Joliette e l’altra di nuova concezione, Place de la Méditerranée, realizzano luoghi per la socialità, importanti per gli effetti che possono generare sul territorio e perché costituiscono le chiavi interpretative delle trasformazioni economiche, sociali e culturali in atto.