Prysmian HQ
É il recente progetto di riconversione dell’area “ex Ansaldo”, in zona Bicocca a Milano, dove Prysmian Group ha insediato il proprio quartier generale.
Credit:
- COMMITTENTE: Prysmian Group
- PROGETTO ARCHITETTONICO, DIREZIONE ARTISTICA: Maurizio Varratta Architetto
- PROGETTO STRUTTURALE: SCE Project
- PROGETTO IMPIANTISTICO, CERTIFICAZIONE LEED: Manens-Tifs
- PROGETTO ANTINCENDIO: GAE Engineering srl
- IMPRESA: Italiana Costruzioni spa
- COSTRUTTORI METALLICI: ATI ISA spa (facciata continua e coperture vetrate), ICOM engineering srl (fornitura strutture metalliche), MAP spa (posa strutture, opere accessorie e trattamenti di protezione al fuoco)
- IMMAGINI: Saverio Lombardi Vallauri (slideshow 2,3; galleria 1), Paolo Sandro Carlini (slideshow 1; galleria 2, 3), Cristiano Bendinelli (altre immagini)
La superficie totale del complesso è di 13.200 mq, di cui circa 1.200 mq dedicati esclusivamente alle green house.
La struttura portante dell’intero centro direzionale è costituita principalmente da telai controventati in carpenteria metallica con vani scala e setti in c.a. Le maglie strutturali sono estremamente regolari e vedono l’impiego di pilastri tubolari (ø273) in acciaio con spessore 20mm. Per le travi sono state impiegate, a seconda delle zone e dei relativi carichi, serie di profili HEA 360, HEA600, HEA 650, HEB600 e HEA 700. In copertura sono invece previste delle capriate in carpenteria metallica costituite da profili scatolari in acciaio da 200x100x6mm (quando ubicate in corrispondenza delle zone opache), e da doppi piatti in acciaio 200x15mm calastrellati (in presenza di copertura trasparente).
Grande attenzione è stata data alla sostenibilità ambientale di questo intervento di riconversione edilizia. Innanzitutto, le fondazioni originarie sono state reimpiegate per integrarsi con la struttura in acciaio dei nuovi corpi di fabbrica, evitando così ulteriori interventi di scavo. Dal punto di vista impiantistico, poi, si ha un sistema di climatizzazione centralizzato affiancato da un sistema di riscaldamento radiante a pavimento per i camminamenti delle serre. Per queste ultime, il raffrescamento avviene attraverso delle griglie poste ad altezza d’uomo e, grazie allo sfruttamento dei moti convettivi, si assicura la circolazione dell’aria nella parte alta della costruzione. Le serre bioclimatiche costituiscono un elemento di grande aiuto per il controllo del microclima interno degli edifici e vedono l’impiego, al loro interno, di una vegetazione di tipo idroponico e di una serie di vasche d’acqua.
Per il controllo dell’irraggiamento solare ci si è affidati a una serie di lamelle frangisole orientabili poste in copertura e gestite in maniera centralizzata. A queste si aggiunge un sistema di tende poste sulle falde a sud, sulle falde a nord e sulle vetrate delle testate delle serre. Analoghi elementi di controllo dei raggi luminosi sono presenti in corrispondenza delle chiusure verticali trasparenti dei vari corpi di fabbrica, mentre un sistema meccanico di apertura degli elementi metallici di copertura si occupa di realizzare un’opportuna ventilazione naturale quando necessario.
L’illuminazione artificiale è controllata dinamicamente in funzione dei valori di luminosità ambientale registrati dal sistema di gestione, consentendo un considerevole risparmio di energia rispetto a un impianto di illuminazione tradizionale. A questo si aggiungono 3.700 mq di pannelli fotovoltaici, 10 stazioni di ricarica per auto elettriche e 20 postazioni per la raccolta differenziata. È stato così possibile ottenere la prestigiosa certificazione LEED Platinum, a testimonianza degli sforzi fatti per aver tenuto alta l’attenzione per l’ambiente anche in un intervento di riconversione di elevata complessità.