Piazza Garibaldi – Napoli
Se il progetto di riassetto complessivo di un quartiere ad alta congestione può diventare uno spazio pubblico qualificato ad accogliere le pratiche urbane dell’intermodalità, lo dobbiamo all’architetto francese di fama internazionale Dominque Perrault e al suo primo progetto nel sud dell’Italia.
Credit:
- COMMITTENTE: Metropolitana di Napoli
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Dominique Perrault Architecture
- PROGETTO STRUTTURALE: Bollinger + Grohmann, CESMA
- CONSULENTI: Napoli Metro Engineering srl, Metropolitana Milanese spa
- IMPRESA: Pizzarotti & C. spa
- COSTRUTTORE METALLICO: Carannante srl
- IMMAGINI: Peppe Maisto - DPA Dominique Perraul Architecture
Il prestigioso incarico prevede l’ampliamento della Metropolitana di Napoli, con la realizzazione di una nuova stazione della metropolitana e la riprogettazione di piazza Garibaldi in un invaso di 360 x 165 metri. L’Amministrazione ha puntato dunque sulla riqualificazione delle infrastrutture come veicolo di promozione: un affiche straordinario, se si pensa che il flusso di persone che transitano annualmente intorno all’area è di circa 50 milioni. Attualmente il progetto è stato completato nella zona ipogea, mentre in superficie proseguono i lavori di riqualificazione. Il raccordo tra le parti è stato ideato attraverso la realizzazione di un’estesa pensilina in acciaio, che percorre gran parte della piazza, la cui copertura è costituita da un intreccio tridimensionale di aste metalliche intervallate da “vele” realizzate in tessuto plastico. Una sorta di foresta di acciaio con funzione ombreggiante. Sul lato opposto, un parcheggio sotterraneo sarà poi coperto da un’area trattata a verde pubblico. Completeranno il progetto un’area con giardini ed una per la sosta di autobus e tram. I lavori dell’intera area, il cui termine è previsto per luglio 2015, creeranno quattro piazze in una sola, unendo di fatto i lotti attraverso la spettacolare foresta di copertura. La stazione della metropolitana, inaugurata il 2 Dicembre 2013, si sviluppa a partire da un invaso ad una quota inferiore, anch’esso ombreggiato dalla copertura sospesa. La grande pensilina è il risultato di un progetto strutturale complesso, formato da una geometria tridimensionale costituita da aste in tubolari in acciaio a sezione circolare. A sorreggere la copertura della pensilina pilastri alti fino a sedici metri, ciascuno dei quali è composto da sedici aste tubolari in acciaio di diametro variabile e diversamente inclinate che confluiscono in un unico nodo strutturale da cui si estendono, come rami di un albero, le braccia della copertura orizzontale. Alcuni nodi prevedono la confluenza di ben 12 aste. Per agevolare il montaggio, i fusti in acciaiosono stati preassemblati in officina e posizionati successivamente in cantiere su plinti predisposti con tirafondi. La geometria di base della copertura è il triangolo, che si ripete in molteplici varianti per riprodurre i mutamenti di forma presenti in natura. Tecnicamente la funzione ombreggiante è affidata ad un tessuto microforato in policarbonato. Singolarità del progetto è l’introduzione della luce naturale nella stazione della metro che si trova 40 metri sotto terra, effetto sorpresa per il viaggiatore che conclude la discesa di fronte a un’opera, in acciaio inox specchiante, dell’artista Michelangelo Pistoletto, ai piedi delle scale mobili.