Passerella pedonale sulla Senna
A nord-ovest della capitale francese un doppio attraversamento in carpenteria metallica unisce gli abitati di Mantes-la-Jolie e Limay, ai bordi meridionali del Parco Naturale dei Vexin,creando un collegamento tra lo spazio urbano ed il verde circostante. L’infrastruttura, dedicata alla mobilità dolce, è risultata vincitrice di un concorso nel 2012 e ha visto nel 2019 il completamento di una prima parte dei lavori
Credit:
- COMMITTENTE: SMSO, EPAMSA (mandatario)
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Dietmar Feichtinger Architectes
- PROGETTO STRUTTURALE: Terrell SAS
- CONSULENTI: Coup D’Eclat (progetto illuminotecnico)
- CONTRACTORS: RAZEL-BEC
- IMMAGINI: David Boureau, Dietmar Feichtinger Architectes
Il piano di calpestio, lungo 202 metri, ospita una corsia pedonale ed una ciclabile e sorpassa in due punti la Senna, consentendo ai fruitori di attraversare il fiume in totale sicurezza, grazie ad un’opera esclusivamente riservata alla mobilità sostenibile. Nel primo tratto costeggia un preesistente ponte stradale con impalcato in carpenteria metallica. Nel secondo tratto si snoda con andamento ad “S” tra gli alberi e le colline dell’Isola delle Donne, lembo di terra tra le due braccia del fiume; nell’ultimo tratto, attualmente in fase di realizzazione, la struttura si poserà su un antico ponte in pietra interrotto, scostandosi nettamente da un altro ponte stradale posto più a nord. Il ponte ciclopedonale realizzato totalmente in acciaio è composto principalmente da tre tronconi aventi luce 69, 57 e 62 metri, posati in opera mediante l’ausilio di gru, senza ulteriori operazioni intermedie di cantiere. La struttura principale della passerella è un elemento a cassone, di forma trapezoidale, realizzato con travi composte saldate a partire da piatti, sul quale sono fissati elementi diagonali disposti a distanza di 3 m tra loro a formare il telaio principale dell’impalcato. Dal cassone in carpenteria metallica si dipanano “gambe” trasversali che si collegano direttamente ai piloni in calcestruzzo del “Pont Neuf”. Questa soluzione permette di appendere la passerella ai basamenti del ponte esistente senza occupare ulteriori spazi in alveo del fiume pur rispettando i vincoli di staticità. Elementi secondari in profili aperti in acciaio completano l’impalcato che presenta corsie su differenti livelli; quella pedonale è posta sulla destra ed a quota inferiore, mentre la via ciclabile, verso il Pont Neuf, è ad altezza superiore. Sul limitare della pista ciclabile sono installate leggere e trasparenti ringhiere ed un corrimano in tubolari d’acciaio zincato che funge da divisorio e, al tempo stesso, da seduta per i pedoni. La differenza di altezza e di pendenza (attorno al 4% per la ciclabile, 2-3% per la pedonabile) tra i due percorsi permette di fatto di avere delle panchine di sosta. Le corsie sono larghe in totale tra i 6 e 7 metri, avendo un andamento irregolare, soprattutto quando il ponte degrada verso l’Isola delle Donne in prossimità di un teatro all’aperto. L’ideale proseguimento dell’infrastruttura troverà la sua piena coerenza nella congiunzione con il vecchio ponte in pietra: 24,5 metri di campata che, una volta posata, consentirà di realizzare nella sua interezza un’opera sospesa tra passato e futuro, dal profilo esile, fluttuante sopra la Senna con le sue curve d’acciaio.