Palasport “Alle Ghiaie”
All’interno dell’area “alle ghiaie”, tra campi di calcio, piste di pattinaggio e percorsi pedonali, il nuovo Palazzo dello Sport è l’ultima struttura sportiva nata a Trento, capace di contenere 5500 spettatori.
Credit:
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Arch. Renato Rizzi
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Prof. Maurizio Piazza, Studio Tecnico Associato Turrini
- IMPRESA: Impresa Mazzi spa (capogruppo)
- COSTRUTTORE METALLICO: Cordioli & C spa, Officine Tosoni Lino spa
Nella periferia meridionale della città, il nuovo edificio, a pianta rettangolare, ridefinisce il confine tra spazio urbano e paesaggio naturale, coniugando esigenze funzionali con scelte progettuali e tecnologiche all’avanguardia.
I tre livelli, dedicati rispettivamente agli spettatori, ai servizi e agli atleti, sono avvolti da un doppio involucro vetrato che racchiude un’intercapedine d’aria: una soluzione che risponde ad una doppia esigenza microclimatica, poichè consente di rinfrescare d’estate e isolare d’inverno. Lo schema tripartito si ripete anche nello sviluppo orizzontale, che presenta due fasce dedicate alle tribune del pubblico, mentre quella centrale accoglie le attività sportive. La distinzione di queste aree è stata resa visibile anche all’esterno: le due fasce esterne, che si sviluppano sul lato maggiore del rettangolo, presentano una doppia frontiera vetrata, mentre quella che si affaccia sul cortile interno è rivestita in pietra di Grè del lago d’Iseo. Il sistema più interessante è quello della frontiera vetrata, pensata come un doppio involucro, che nella zona del tetto assume il profilo seghettato a shed mentre nella parte più interna si traduce in un controsoffitto vetrato che si poggia sulle travi reticolari Vierendel. E’ qui l’altro aspetto peculiare del progetto, dato che queste travi, in acciaio a vista, rappresentano l’unico elemento portante. Una soluzione, questa, che ha permesso non solo di realizzare strutture di notevole luce, ma si è anche conciliata con la valenza architettonica dell’edificio, poiché ha visto l’impiego di tubi quadri formati a caldo e montati in modo tale da rispettare il disegno del Palazzo. Particolare attenzione è stata dedicata al rispetto della normativa antisismica, introducendo più di un particolare strutturale che va anche oltre il dettato della norma, come controventature con dimensionamento del solo diagonale teso, escludendo lo schema a croce di S. Andrea. Lo studio sulle vibrazioni ha riguardato soprattutto le parti di maggiore interesse statico, in primo luogo il portale centrale, definito da due travature reticolari alte 9,90 m con interassi di 51 m, connesse solo in corrispondenza del corrente superiore. Il risultato è da una parte la stabilizzazione, dall’altra una sufficiente deformabilità. Ogni elemento, in questo progetto contribuisce a definire una struttura pulita sul piano formale, adatta a fare da cornice non solo a manifestazioni sportive.