Nuova Sede Fater SpA
Costruito in una zona di Pescara priva di singolari emergenze architettoniche, l’edificio svolge la sua funzione di forte segnale e preannuncia le interessanti possibilità di sviluppo dell’area.
Credit:
- COMMITTENTE: Gruppo De Cecco
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Massimiliano e Doriana Fuksas
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Studio Planning – Ing. Gadotti
- REALIZZAZIONE STRUTTURA, CARPENTERIA METALLICA E FACCIATA: Stahlbau Pichler srl
- IMPRESA: Imar
- IMMAGINI: Le fotografie sono state scattate da Oskar da Riz
L’intervento si propone di essere autosufficiente dal punto di vista funzionale e di ricreare un ambiente lavorativo piacevole: è dotato di un parcheggio interrato e di propri servizi sia per l’accoglienza che per la ristorazione. La struttura modulare con cui è stato concepito consente un’organizzazione flessibile degli spazi interni, in grado di modificarsi nel tempo in funzione delle esigenze aziendali. L’osservatore percepisce il complesso come aggregazione di tre volumi distinti. Il corpo A, interamente interrato, contiene il parcheggio di circa 200 posti. Il corpo B, che si sviluppa sino al sesto piano per un totale di 12 000 mq, è sorretto da un telaio formato da pilastri in calcestruzzo rivestiti in acciaio e da colonne cruciformi metalliche; è un volume caratterizzato da semplicità strutturale, scandito da solai in cemento armato post teso e da aperture circolari che consentono la diffusione interna della luce naturale negli uffici e nelle aree di supporto. In sommità il corpo C, 3 800 mq con funzioni dirigenziali su quattro piani, è l’elemento visivamente più spettacolare: generato da una complessità tridimensionale è realizzato con una struttura metallica anulare. Esso è vincolato al sottostante corpo B attraverso dieci tripodi a tre, a due e singoli profili d’acciaio a sezione circolare che lo distaccano dal resto. Il polo direzionale è quindi caratterizzato da una dualità compositiva che si riflette anche nelle scelte tecnologiche, impiantistiche e strutturali del sistema generale. Le differenze sono accentuate dal vuoto dell’ampia terrazza del sesto piano, in cui vasche d’acqua e percorsi panoramici rivestiti di doghe di legno disegnano un confortevole e panoramico luogo d’incontro. Al di sopra dei profili tubolari che all’apparenza sembrano esili, un impalcato in cemento armato post teso consente il trasferimento dei carichi dalla maglia triangolare di facciata alle strutture sottostanti. Le travi di bordo metalliche vincolano sia i tiranti dell’impalcato che l’intero reticolo anulare. I circa 3 000 profili che disegnano la morbida struttura ad anello (sezioni HEB) e le circa 1 000 vetrate triangolari hanno richiesto una perizia straordinaria, in quanto i nodi di connessione sono tutti geometricamente differenti tra di loro ed i vari elementi esigevano precisi orientamenti nello spazio. Per essi si è reso necessario un processo di lavorazione e di montaggio ad hoc con una conseguente ricercatezza artistica di notevole levatura. Il progetto ha richiesto numerosi e sofisticati calcoli per la progettazione di quest’opera, che si sviluppa fino a 41 m da terra e che ha richiesto 650 t di acciaio. Ovunque, nella trasparenza delle forature del corpo inferiore, nella rotondità dell’edificio sovrastante, nei giochi delle vasche d’acqua del sesto piano e nella luminosità dell’acciaio, si può percepire il desiderio di creare un edificio in piena sintonia con il paesaggio circostante.Pescara, città che unisce l’orizzontalità del mare alla verticalità del Gran Sasso alle sue spalle, ritrova la sue forme nell’architettura della sede Fater, nel disegno tracciato dai volumi di questa costruzione che accosta la linea marcatamente orizzontale di un corpo alla verticalità sinuosa di un altro per mezzo di un piano acquatico.