Mozarteum Foundation
Il nuovo foyer dell’International Mozarteum Foundation di Salisburgo, una delle sale da concerto più moderne d’Europa, è un’opera che sfrutta al massimo tutte le possibilità della fisica delle costruzioni. Frutto di un concorso di progettazione è espressione della capacità di dare forma all’acciaio e al vetro intervenendo in un contesto estremamente delicato costituito da edifici esistenti, sottoposti a tutela e all’interno di un sito urbano Patrimonio dell’Umanità.
Credit:
- COMMITTENTE: International Mozarteum Foundation
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Flöckner und Schnöll Architekten
- PROGETTO STRUTTURALE: gbd ZT GmbH
- GENERAL CONTRACTOR FOYER: PICHLER projects srl
- IMMAGINI: Andrew Phelps - Mozarteum Foundation, PICHLER projects (disegni)
Nel 1908 l’International Mozarteum Foundation acquisì Villa Lasser, lanciando un concorso per la creazione di una sala da concerti al suo fianco e per l’estensione della villa stessa, destinata ad ospitare uffici, archivio e un polo didattico. Il progetto vincitore, opera di Richard Berndl, venne inaugurato nel 1914. Dopo 100 anni, la necessità di modernizzare la struttura, nonché di offrire uno spazio di transito per il pubblico, ha spinto la Fondazione Mozarteum a valutare possibili soluzioni. Il progetto vincitore del concorso ha dato vita a un’opera unica nel suo genere, destinata a foyer e connettivo, che collega la Villa con la Sala Concerti. Con i lavori avviati nella seconda metà del 2020 il Mozarteum si trovò di fronte alla pandemia ma il termine dei lavori è slittato solo di tre mesi e l’edificio è stato riaperto al pubblico nel 2022.
La realizzazione del foyer in carpenteria metallica e vetro è frutto della collaborazione tra progettisti e costruttore: varianti migliorative volte all’ottimizzazione delle strutture in acciaio sono state studiate sul progetto architettonico iniziale durante le fasi di sviluppo del progetto esecutivo.
Le strutture portanti, interamente customizzate in officina, sono scomposte in parti da 6 tonnellate circa ciascuna, per un totale di 100 tonnellate d’acciaio impiegate. Gli elementi sono stati quindi preassemblati in sito con connessioni nascoste bullonate, quindi saldati insieme. I singoli componenti sono ottenuti da piatti (principalmente spessori da 10 fino a 25mm), da profili a L 50x5mm e tubolari in acciaio S235JR e S355J2 di colore nero, non sabbiati e sottoposti dopo l’installazione ad uno speciale trattamento con olio. Gli elementi metallici, preassemblati in Italia nello stabilimento del costruttore metallico, sono poi stati trasportati in loco e montati assieme alle vetrate, anch’esse totalmente tailor made.
Per conseguire proprietà acustiche ottimali, gli elementi secondari in acciaio inossidabile AISI 304 lucidati a specchio degli interni sono stati forati e dotati di una pellicola acustica applicata sul retro che risulta impercettibile dal punto di vista estetico.
L’importante connettivo, che si estende senza il bisogno di appoggi intermedi al suolo, ha una superficie complessiva di 370 mq. In realtà questo è suddiviso in due volumi: al primo piano si estende il Grand Foyer, di 170 mq, che ospita il pubblico nelle pause dei concerti, mentre al piano terra, su 200 mq, trovano spazio i guardaroba, i servizi di accesso privi di barriere architettoniche e una fontana a muro, inizialmente prevista dal progetto originale di Berndl e mai realizzata in precedenza.
Con l’estensione del foyer all’esterno e tra i due edifici storici il Mozarteum non solo dispone di una struttura all’avanguardia in termini di accessibilità, ma offre anche un luminoso ed elegante spazio pubblico per i cittadini e turisti della città natale di Mozart. Il progetto ha inoltre dato il via ad una serie di interventi di riqualificazione conservativa della Villa e della Sala Concerti, in un’evoluzione verso il rinnovamento ma rispettosi delle architetture del passato.