Mercato Ortofrutticolo
E’ stata soprattutto la flessibilità, insieme al risparmio in termini di tempo e di costi, il criterio che ha guidato la realizzazione del mercato agro-alimentare Fiori di Genova.
Credit:
- COMMITTENTE: Comune di Genova
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Open Project srl
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Prof. Ing. Massimo Majowiecki
- CFM, Cimolai (ponte):
- IMMAGINI: Le fotografie sono state scattate dallo Studio Majowiecki, dall'Arch. Gianni Schiumarini e da Fondazione Promozione Acciaio (Andrea Raffin)
L’area di 82mila mq, in passato occupata dall’acciaieria ILVA e poi da una fabbrica refrattari, oggi ospita questo grande complesso costituito da due edifici principali (padiglione ortofrutta e piastra logistica) e da quattro volumi minori (banchine ferroviarie coperte, officine, centro raccolta rifiuti, pensilina di ingresso).
Le grandi tettoie, sotto le quali si svolgono le varie attività di mercato, costituiscono l’elemento architettonicamente più rilevante del progetto: le strutture principali sono state portate all’esterno e ad esse è stata “appesa” la copertura, ottenendo così leggerezza e trasparenza; a “segnare” l’area direzionale è invece una facciata ventilata. Elemento comune ai volumi chiusi e alle pensiline aperte è il telaio in acciaio che, tramite tiranti e puntoni, accoglie tutte le funzioni portanti.
Dal punto di vista strutturale i padiglioni sono formati da moduli la cui dimensione longitudinale è definita da telai binati di larghezza, alternativamente, di 7 e 1 m. Questi telai (h=16 m) sono costituiti da 2+2 colonne in acciaio e sono controventati centralmente da due campi di croci di S. Andrea, realizzati in profili aperti. Lateralmente ogni telaio ha due bracci con puntoni e tiranti che verso l’esterno reggono la trave reticolare di sostegno della pensilina e verso l’interno la trave reticolare di sostegno alla galleria centrale. Tutti i solai sono formati da lamiere grecate (h=75mm; spessore= 10/10mm) e getto di calcestruzzo effettuato senza puntellamento delle travi metalliche, in modo che il peso non gravasse solo sulle strutture metalliche e la collaborazione acciaio-calcestruzzo fosse efficace solo per l’azione dei carichi permanenti.
Particolare attenzione è stata riservata alla palazzina servizi, il cui corpo centrale non doveva avere colonne intermedie, che sarebbero state di intralcio per gli automezzi in manovra. Di qui, la scelta di una struttura portante formata da due travi di tipo Vierendel a doppio ordine, ciascuna delle quali ha una luce di 28 m circa. Oggi il mercato Fiori di Genova è una struttura all’avanguardia sul piano logistico e funzionale, ma ha anche un’architettura “leggera” che la distingue dalle strutture analoghe.