Ferrero Technical Center

Il polo produttivo è sviluppato secondo i principi della manifattura 4.0: automazione con percorsi speciali per robot semoventi, che collegano stazioni di lavorazione automatizzate e digitalizzate ma guidate dall’esperienza umana. La piccola macchina bioclimatica integrata nel paesaggio copre una superficie di 12.700 mq, più 4.100 mq di parcheggio a raso per oltre
200 dipendenti. L’edificio nasce dall’idea di integrare in un unico immobile gli spazi lavorativi dell’officina, le attività di management e quelle di engineering dell’azienda, per dare una sintesi anche spaziale alla ricerca e all’innovazione, che affondano le radici in tradizione e know-how di indiscusso valore. Nell’area officina, gli spazi di produzione, occlusi al paesaggio esterno, puntano al comfort visivo con un ambiente ripulito dagli ingombri meccanici, annegati nelle pareti perimetrali in pannelli sandwich microforati e fonoassorbenti, oltre che ignifughi, in lana di roccia. Il ritmo sincopato di colori accesi viene interrotto solamente da vetrate verticali che si aprono all’esterno come “branchie” che fanno “respirare” l’edificio portando all’interno luce e ventilazione naturale. Un mezzanino di servizio assorbe tutti gli spazi necessari ai macchinari, liberando gli ambienti abitati dalla distribuzione impiantistica.

Gli uffici, nell’area sommitale dell’edificio, pervasi dalla luce naturale, incorniciano con le grandi vetrate schermate dai brise-soleil a sezione ellittica, la bellezza pacata della campagna circostante che partecipa della qualità ecologica degli interni, versatili e fluidi, modellati per rispondere alle attuali logiche di flessibilità dei rapporti di lavoro fra i team aziendali.
Le strutture portanti in carpenteria metallica garantiscono grande flessibilità degli spazi e considerevoli luci di progetto (7,2 x 24,5 metri). La hall di rappresentanza è un volume a  tutt’altezza di 18 metri nel quale si inserisce una spettacolare scala in acciaio dal particolare disegno architettonico. In copertura spiccano le terrazze della caffetteria con sbalzi di oltre 6 metri. La compattezza del volume supporta la progettazione passiva dell’involucro che massimizza gli apporti solari e la ventilazione naturale, limitando il consumo di risorse naturali (NZEB), anche grazie all’utilizzo di sistemi radianti a soffitto a bassa temperatura (40°C) e un impianto fotovoltaico da 300 kW di picco che sfrutta la grande copertura piana aggettante. Il layout distributivo polivalente completa la percezione positiva degli ambienti di lavoro con gli spazi di decompressione, piccoli “giardini volanti” come oasi di pace, in cui è possibile rifugiarsi per ricaricare la mente o per lavorare in una condizione di maggiore benessere e di relax.

Dati salienti

Quantitativo d’acciaio: 990 tonnellate (strutture), 120 tonnellate (scale architettoniche)
Superficie lamiere grecate da getto: 11.900 mq

Disegni: