Edificio per uffici via Primaticcio

Circa metà del complesso è di nuova costruzione, mentre il rimanente è il risultato di una drastica ricostruzione; del vecchio fabbricato è stato mantenuto solo l’impianto a corte. In questo progetto, l’acciaio ha svolto un ruolo da vero protagonista, poiché definisce l’intera composizione strutturale, ad eccezione delle sole opere interrate, per le quali è stato impiegato il calcestruzzo (muri contro terra, rampe e riempimento delle colonne metalliche) ed in elevazione per i vani delle scale e degli ascensori. L’edificio è quindi definito da una trama metallica, che ne costituisce la vera anima, sul piano costruttivo come su quello estetico. Sul piano costruttivo, gli impalcati presentano due tipi di collegamento, scelti in base alle caratteristiche dimensionali: per le maglie più ampie (17×7,5 m) i collegamenti sono stati saldati in opera, mentre per quelle più piccole (13 x 6m), sono stati bullonati. Profili a doppio T definiscono le colonne e le travi (in alcuni casi, con ala inferiore più larga); non mancano, però, anche profili ad anima forata: soluzione adottata non solo per consentire il passaggio degli impianti ma anche per enfatizzare, in alcuni ambienti in cui questi elementi sono lasciati a vista, la leggerezza della composizione. Ritroviamo i profili a doppio T anche nelle travature reticolari (correnti), mentre le diagonali sono in tubolari. Per i solai sono state impiegate sia lamiere grecate sia predalle. Ai fini di un corretto collegamento, è da segnalare l’inserimento degli appositi pioli su tutti i profili degli impalcati. Le nuove strutture in elevazione, quindi, hanno visto un ampio uso dell’acciaio, al fine di garantire sicurezza statica ed ampie luci, limitando al contempo l’impatto ambientale.

Colonne e travi disegnano un grandioso schema a telaio tridimensionale. Specifici trattamenti di protezione sono stati adottati in base all’esposizione delle strutture: zincatura a caldo per quelle esterne (pensilina di copertura, scale esterne, impalcato di sostegno per gli impianti in copertura); strato di antiruggine per quelle non a vista; protezione al fuoco mediante verniciatura per quelle interne a vista. A seconda delle richieste di progetto, quindi, tutti gli elementi sono stati rivestiti in modo da garantire la resistenza al fuoco (R60, R90, R120). Non è stata necessaria protezione, invece, per le lamiere grecate di impalcato. I parcheggi raggiungono la quota –14,20 m; realizzati con struttura composita in acciaio/calcestruzzo, sono caratterizzati da grandi luci (circa 18 m) e progettati per il sostegno di un ampio giardino interno al complesso. A definire l’immagine esterna sono le facciate, caratterizzate da una griglia modulare di semicolonne in mattone e da una superfici di tamponamento in alluminio e vetro. Per ridurre l’impatto acustico, tutti gli impianti sono stati raggruppati in copertura; il grande volume grigliato che li ospita, coperto da una pensilina frangisole in tubi zincati, contribuisce a caratterizzare la composizione dell’edificio. Dal punto di vista distributivo, la scelta dei progettisti e dei committenti si è orientata verso soluzioni di alta flessibilità e chiarezza dei percorsi; il tutto, a partire dal grande atrio vetrato che fa da fulcro per aree e passerelle di distribuzione. Le strutture esistenti, in laterizio e in calcestruzzo, sono state rinforzate con varie tecnologie (placcaggi in acciaio e in fibre di carbonio, calcestruzzi con fibre) per adeguarle ai nuovi carichi.

L’attenzione al comfort e alla vivibilità degli spazi di lavoro ha favorito la realizzazione ampie aree verdi, una parte delle quali corre lungo l’intero perimetro dell’edificio; anche il grande cortile interno è stato trasformato in un piacevole giardino all’italiana, rivisto in chiave moderna.

Disegni & Cantiere: