Econocom Village
La nuova sede italiana di Econocom, azienda leader nel campo della digitalizzazione delle imprese, si trova all’interno dell’area riqualificata de “La Forgiatura” a Milano.
Credit:
- COMMITTENTE: La Forgiatura srl, RealStep (sviluppatore)
- PROGETTO ARCHITETTONICO: Giuseppe Tortato Architetti (progetto e direzione artistica), Il Prisma srl (progetto d'interni)
- PROGETTO STRUTTURALE: BIESSE Consulting
- PROGETTO IMPIANTISTICO: Studio Termotecnico Associato Mandelli, Studio di Ingegneria M. Missaglia
- IMPRESA GENERALE: Gdm Costruzioni spa
- COSTRUTTORE METALLICO: OCML spa
- IMMAGINI: Giuseppe Tortato Architetti (esterni), Il Prisma srl (interni)
Questo spazio polifunzionale, collocato nella parte nord-est della città, è stato oggetto di un’importante opera di recupero e restauro progettata dallo studio Giuseppe Tortato Architetti, che ha saputo recuperare l’esistente, senza tuttavia dimenticarne le origini. Il campus è composto da otto edifici connessi fra loro con un sistema di percorsi, giardini e colline artificiali. Di questi, 6 sono corpi di fabbrica che hanno mantenuto la struttura originaria e alcuni nomi delle lavorazioni ospitate in passato: Meccanica, Uffici, Ingresso, Tempra, Forgia e Tecnica.
Per il progetto Econocom, la necessità era creare un nuovo spazio di collegamento tra due edifici già esistenti (la Forgia e la Tecnica) e un’area di accoglienza per collaboratori e visitatori esterni. Il compito non si presentava affatto semplice vista la ristrettezza degli spazi e la presenza in sottosuolo di un parcheggio di due piani interrati. Questa situazione ha reso necessario elaborare una soluzione che non gravasse sulla struttura delle autorimesse, una vera e propria sfida progettuale che ha riguardato complessivamente la riqualificazione di oltre 6.000 mq in meno di un anno.
Il nuovo spazio, ribattezzato Green House, ha preso forma grazie alla realizzazione di “ponti” in acciaio di collegamento tra i due edifici senza alcun pilastro intermedio se non quelli poggianti sulle paratie del parcheggio: si è così creata una hall interna alta circa 8 metri, uno spazio totalmente saturo di luce. Nello specifico la struttura è stata realizzata tramite 4 capriate metalliche con luce netta di oltre 22 m, costituite da due profili a C accoppiati e saldati, innestati su due correnti in profili cavi a sezione quadrata.
Ogni capriata è stata suddivisa in tre campate di forma triangolare (che richiamano le coperture già esistenti), poste a circa 5 m di distanza tra loro, con colonne anch’esse di tipo tubolare.
La nuova copertura si configura quindi come naturale proseguimento del padiglione della Tecnica sia per la forma che per l’utilizzo dei medesimi materiali.
L’accesso al mondo digitale dell’azienda inizia dalla Green House: un edificio architettonicamente molto simile ad una Serra, che guida le persone attraverso un tunnel dimensionale caratterizzato da led colorati programmabili.
Le facciate vetrate sono ritmate da parti opache in acciaio corten, materiale anche in questo caso già presente all’interno del campus e qui riproposto in modo da rendere immediatamente identificabile l’edificio. A schermatura delle parti maggiormente esposte al sole sono poste lamiere metalliche microforate, che caratterizzano visivamente l’intervento, contribuendo, al tempo stesso, all’ottenimento di un miglior comfort ambientale tramite la riduzione dei consumi della climatizzazione.
Per quanto riguarda gli interni, le strutture in acciaio sono state dipinte di bianco e lasciate a vista, richiamando nuovamente un contesto industriale e l’idea di fabbrica.