Eataly – Ex Magazzino Vini
La storia della ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ex magazzino (costruito nel 1902 come stoccaggio delle botti in arrivo a Trieste dall’Istria e dalla Dalmazia) iniziò nel 2002, quando l’Amministrazione Comunale e l’Autorità Portuale bandirono “il concorso delle Rive”, per la riqualificazione del tratto fronte mare di cui l’edificio, che ora ospita Eataly, fa parte. Il progetto coniuga le esigenze della Committenza alle richieste della Soprintendenza, mantenendo le volumetrie originarie e tutelando il contesto urbanistico in cui si inserisce.
Credit:
- COMMITTENTE: Fondazione CRTrieste
- PROGETTO ARCHITETTONICO: ARCHEA Associati
- PROGETTO STRUTTURALE: F&M Ingegneria spa
- PROGETTO IMPIANTISTICO: StudioTI
- IMPRESA: Riccesi spa
- COSTRUTTORE METALLICO: Simeon srl
- IMMAGINI: Pietro Savorelli
Di pianta rettangolare, è servito da otto accessi a livello strada, di cui due principali su Riva Tommaso Gulli. Sul lato opposto, verso il mare ed il porto, è presente una grande facciata vetrata, di dimensioni 9,7 x 3,2 metri, sottolineando l’importanza, anche visiva, del rapporto con l’acqua. Il volume storico era costituito da pareti in pietra e tetto in legno che, nel corso degli anni, è andato via via deteriorandosi fino a marcire completamente. Le pareti, che erano invece ben conservate, sono state riutilizzate come scatola-contenitore del nuovo volume in acciaio e vetro, installato al suo interno. I 2.000 mq di facciata sono stati realizzati con un particolare tipo di vetrocamera al cui interno è stata integrata una rete metallica e con un’ossatura costituita da elementi in acciaio autopatinabile a sostegno dei moduli vetrati. Gli spazi commerciali si sviluppano per circa 3.500 mq e sono distribuiti su quattro piani, due dei quali interrati: quello inferiore ospita i parcheggi, mentre quello superiore è invece dedicato a sale didattiche, oltre che ai locali magazzino e di servizio. Il piano terra, collocato ad una quota di +80 cm rispetto al piano strada (in sicurezza per il livello dell’alta marea) ospita la parte dedicata ai settori di frutta e verdura. L’ultimo piano, emergendo dal profilo della muratura, raggiunge in altezza il colmo del vecchio tetto a falde. La pensilina che ora sovrasta le mura storiche ha uno sbalzo di 4,3 m ed è costituita da travi in carpenteria metallica rifinite con elementi in acciaio inox brunito, che sorreggono triple lastre vetrate in copertura. Il nuovo edificio è completamente indipendente dall’impianto originario e lo spazio tra pareti in muratura esterne e vetrate interne è colmato da vasche perimetrali, che enfatizzano ancora una volta il rapporto dell’edificio con il mare. Unico collegamento tra i due parallelepopedi le otto passerelle sospese sull’acqua. Il muro esistente è stato rivestito all’interno di mattonelle di vetro retroilluminate, a richiamo del rivestimento delle antiche vasche dove veniva conservato il vino. Collega i piani un’imponente e spettacolare doppia scala elicoidale in acciaio corten. In questo progetto, posto al centro della vita cittadina, l’acciaio ha svolto un ruolo molto discreto ma fondamentale: con l’utilizzo di strutture in carpenteria metallica (300 le tonnellate complessive) è stato possibile sia creare un “edificio nell’edificio” dalle ampie vetrature e da spazi commerciali di grande respiro, sia di rivisitare la copertura in una chiave più moderna e duratura, adatta a resistere all’alta corrosività dell’ambiente marino.