Complesso Monte Altissimo
Collocato a fianco di una zona industriale milanese in fase di completo risanamento, l’edificio si estende per circa 2.700 mq e si sviluppa su 5 piani. La costruzione riprende le notevoli dimensioni dei corpi di fabbrica preesistenti e risulta composta da unità minori corredate di giardini privati, accessibili dai viali alberati interni o attraverso una grande area verde attrezzata.
Credit:
- COMMITTENTE: Monte Altissimo srl
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: A&F Architettura e Futuro
- PROJECT MANAGER: Massimo Ciocca
- PROGETTISTA STRUTTURE IN ACCIAIO E FACCIATE: Stahlbau Pichler srl
- COSTRUTTORE METALLICO: Stahlbau Pichler srl
- IMMAGINI: Oskar Da Riz
La prima sfida progettuale è stata l’inserimento dell’edificio in una zona chiusa su tre lati da altre costruzioni: da ciò deriva una struttura planimetrica quasi quadrata e la necessità di cercare degli espedienti in grado di creare un distacco con l’intorno più prossimo. Questa volontà di “allontanamento” ha dato modo di sviluppare un ingegnoso progetto con una soluzione architettonica dall’esito indubbiamente interessante: il primo piano è caratterizzato da patii a verde riproposti anche all’interno e da grandi terrazzi utilizzati per creare dei filtri naturali con le strutture adiacenti. Una soluzione che ha portato anche il vantaggio di alleggerire e forare il piano terra, che copre quasi l’intera superficie, mentre per i due piani superiori è stato pensato un disegno caratterizzato da linee rette che si stagliano in un movimento parallelo, grazie ai grandi terrazzi che distanziano i due volumi.
Sopra questa base quadrata emerge, all’altezza del terzo e quarto piano, un volume cilindrico completamente vetrato che interrompe il precedente andamento lineare e termina con una terrazza affiorante dalla struttura, al quinto piano. Come in un incastro perfetto, gli spigoli e le linee rette della parte inferiore dell’edificio sostengono l’armoniosità e la precisione strutturale del corpo centrale. Angoli e curve si alternano, mantenendo però le proprie posizioni in uno strano gioco che evita l’invasione di spazi e ne esalta l’ordine e la precisione.
La tecnologia adottata è evoluta; si evince dall’impiego di 230 tonnellate di acciaio per la struttura portante. Infatti, al cuore centrale in cemento armato sono vincolate mediante piastre le travi principali, che sostengono i profili secondari a cui sono appoggiati i solai, realizzati con lamiera grecata e getto di completamento. La maggior parte dei profili utilizzati sono di tipo HEA, ad eccezione di alcune sezioni saldate impiegate come travi di bordo in copertura, alcune UPN ancorate ai setti in c.a. come appoggio dei solai e tondi inseriti come tiranti per sospendere porzioni a sbalzo.
Le facciate sono caratterizzate da grandi vetrate che si alternano a porzioni piene. I serramenti sono stati realizzati a taglio termico per rispondere sia a esigenze di tipo ecologico e ambientale, sia per ottenere un isolamento termico e acustico molto efficace; sono stati utilizzati profili in alluminio verniciati a polvere, tecnica che permette di ottenere grandi prestazioni sia a livello estetico che di tenuta meccanica senza tralasciare l’aspetto ecologico. Anche nella scelta dei vetri utilizzati (Ug = 1,1) si è sempre ricercato il migliore isolamento per ridurre al minimo la dispersione termica. Tutte queste scelte sono state dettate dai numerosi vantaggi legati al risparmio energetico per il riscaldamento; oltre ad aver ridotto il fenomeno della condensa sul vetro e ad aver aumentato il comfort abitativo, è stata posta grande attenzione anche all’aspetto estetico dei vari elementi. Dove non sono presenti vetrate, sono state invece progettate facciate ventilate in fibrocemento.
L’intero disegno progettuale risulta quindi ricco di interessanti scorci: con la sua poliedricità nella gestione degli spazi, con le sue numerose scelte di tipo tecnologico e con la capacità del team progettuale di unire estetica e innovazione, l’edificio assume un ruolo di grande rilievo nel contesto urbanistico circostante.